Ieri l’annuncio del prolungamento contrattuale con la FIGC per guidare la Nazionale fino al 2026. Ma nessuna clausola per l’addio
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La notizia era nell’aria da settimane e ieri il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Gabriele Gravina, lo ha ufficializzato: Roberto Mancini guiderà l’Italia fino al 2026. Un prolungamento di contratto importante per il commissario tecnico azzurro, che guida la selezione dal 2018 e che ieri ha diramato anche i 33 preconvocati per l’Europeo 2020 in programma a breve. Un attestato di fiducia e stima da parte della FIGC che dà la possibilità al 56enne allenatore jesino di lavorare ad un progetto a lunghissimo termine, che nel frattempo ha già dato buonissimi frutti in questi tre anni di gestione. Su Mancini erano circolate anche voci di possibili offerte da parte di alcuni club, italiani ed esteri, ma alla fine ha avuto la meglio il pressing di Gravina che lo voluto, così, blindare.
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All’interno dell’accordo sottoscritto, da 4 milioni di euro netti all’anno tutti a carico della FIGC, non è presente alcuna clausola che consenta a Mancini di liberarsi. Stando a quanto riportato dal ‘Corriere della Sera’, tra le parti ci sarebbe un gentlemen agreement, visto l’ottimo rapporto, che consentirebbe al CT di lasciare la Nazionale con una semplice stretta di mano in qualsiasi momento, qualora dovesse presentarsi una proposta davvero irrinunciabile. La speranza di Gravina è che questa possibilità non si presenti prima del 2026 e le parole di Mancini vanno in direzione della continuità. Per cui, per adesso, tutto fila liscio e non ci sono nubi all’orizzonte sulla panchina dell’Italia.