Filippo Roma, conduttore de Le Iene, ha parlato delle prossime elezioni amministrative e del paragone tra sindaco e allenatore
Intervenuto a ‘Gli Inascoltabili’ ‘su ‘Nsl radio’ Filippo Roma, conduttore de Le Iene, si è soffermato su Villa Gordiani: “Una storia della decadenza dei nostri tempi e della nostra città. E’ inconcepibile e inaccettabile che ci sia una scuola calcio fiorente con ottimi insegnanti allenatori con bambini che stanno bene insieme che giocano a pallone e non possono farlo perché dal campo rom confinante partono tutti i giorni roghi tossici che intossicano i bambini. E’ inaccettabile che nel 2021 la sciatteria prevalga sulla legalità”.
Roma ha continuato: “Abbiamo avuto notizia da parte dello staff della Sindaca di un intervento abbastanza rapido, da due giorni c’è un presidio h24 dei vigli urbani. Speriamo che sia l’inizio di una soluzione definitiva di questo problema”.
Il conduttore ha continuato: “La Raggi è attenta a queste tematiche una volta che vengono dal nostro programma come è accaduto in occasione dell’insediamento all’interno della riserva naturale dell’Aniene prontamente smantellato, però è un’attenzione un po’ troppo recente”. Roma ha continuato: “Io sindaco? Nella vita farei tutto, tranne il sindaco di Roma. E’ la carica più insidiosa che esiste dopo quella di allenatore della Roma. Ci vorrebbe un Mourinho della politica come Sindaco di Roma e una squadra adeguata perché senza i giocatori e gli assessori non si vincono le partite”.