Pagelle e tabellino di Spezia-Roma, match valido per la 38esima e ultima giornata della Serie A 2020/21
SPEZIA
Rafael 7: primo tempo abbastanza tranquillo, poi nella ripresa è chiamato agli straordinari anche se risponde sempre molto bene. Poi su Cristante è miracoloso.
Vignali 6,5: nel super primo tempo dello Spezia è tra i migliori e si confermerà tale anche a fine partita. Né Santon né Reynolds lo impensieriscono, esce sempre con i tempi giusti, è attento e anche furbo in diverse situazioni.
Terzi 6: bravo nella prima frazione a non dare appoggi a Mayoral, chiude con puntualità gli spazi e gestisce la situazione molto bene. Malino però sul gol di El Shaarawy, dove chiude di tacco in maniera un po’ superficiale e leziosa regalando il pallone all’avversario.
Capradossi 7: ritorno più che ottimo dopo il lungo infortunio, tra l’altro contro la sua ex squadra. Domina di testa in area, si vede la voglia e la carica dopo un vero e proprio calvario. Sul podio dei migliori senza dubbio.
Bastoni 6,5: Nel primo tempo Karsdorp non gli fa neanche il solletico, lui punge spesso e volentieri. Attacca pure con grande continuità, l’opinionista Sky lo paragona per tipo di lavoro a Cancelo. Forse un po’ troppo, però rende l’idea del peso specifico nello Spezia. Poi nel secondo tempo deve indietreggiare un po’ perché l’olandese si alza e lo mette in apprensione, ma dura poco. Dal 68′ Ramos 6: buona prestazione, spinge molto.
Estevez 6: si posizione sempre nel punto giusto sia per ricevere che per interrompere qualche trama offensiva della Roma. Si fa vedere in entrambe le fasi, è preciso anche se non particolarmente appariscente. Dall’88’ Erlic sv
Agoumé 6,5: ottima partita, di grande personalità. Mette in mostra fisico e qualità, che sono davvero notevoli. Bravo a fare da vertice basso, ma anche a cercare di incidere sulla trequarti, arriva dappertutto. Ogni tanto deve essere più cattivo in ripartenza. Dal 71′ Maggiore 6: anche lui entra con la testa giusta.
Pobega 6,5: preziosissimo perché tra i centrocampisti è quello che probabilmente vede meglio la porta e ha senso del gol. Lo dimostra appostandosi da rapace in area sul 2-0, poi in generalela sua fisicità in area è tanta roba. Dal 46′ Ricci M.: una buonissima prestazione, non tra le migliori del suo campionato.
Verde 7: qualità sopraffina al servizio dello Spezia. La cosa che stupisce è che non sono mai giocate fini a se stesse, ma sempre utilissime oltre che belle da vedere. Un paio di controlli sono da leccarsi i baffi, cornice meravigiosa di una partita fatta di cambi di passo, occasioni e gol. Dal 68′ Agudelo 6,5: sulla destra fa impazzire Reynolds, va tante volte sul fondo saltando l’uomo, anche se manca la precisione dell’ultimo passaggio.
Nzola 6,5: a tratti abbiamo rivisto il giocatore del girone di andata, anche se continua a mancare un po’ di cattiveria negli ultimissimi metri, sia nel muoversi che nel calciare. Trova però sempre il modo di smarcarsi, anche se non sempre viene servito a dovere.
Gyasi 6: primo tempo buonissimo, poi si spegne un po’, in alcuni frangenti rallenta eccessivamente l’azione, gestisce quando potrebbe invece affondare il colpo e chiudere la partita.
All.: Italiano 6,5: un’altra prestazione importante, continua, fatta di grande qualità. L’unica macchia è non aver concretizzato le tantissime occasioni.
ROMA
Fuzato 6,5: non proprio sicurissimo sulle respinte, in uscita cose buone e meno buone. Rischia il rigore su Gyasi, che c’era ma il fuorigioco lo salva. Poi un altro paio di buonissime parate. Anche stasera protagonista.
Karsdorp 5,5: con Santon sempre bloccato e in difficoltà potrebbe pure impegnarsi un po’ di più per vincere qualche duello costringendo mangari lo Spezia a difendersi un po’ di più. Invece pure lui è smunto, spento, anche nervoso. E in avanti è troppo leggero. Per fortuna della Roma il secondo tempo è di un’altra pasta.
Mancini 5,5: si fa contagiare dalla pessima prestazione dei compagni di reparto e pure lui sbaglia parecchi interventi. Appare un po’ addormentato sui calci piazzati nella propria area e non solo. È pure vero che praticamente deve difendere da solo. Poi si ricompone nel secondo tempo.
Kumbulla 4,5: nel primo tempo Nzola lo porta letteralmente a spasso, lo fa impazzire. Svagato, disorientato, costantemente in apprensione. Sbaglia tutte le uscite e gli anticipi, da una di quelle situazioni nasce il gol di Verde. Anche nel 2-0 si fa saltare addosso da Nzola.
Santon 4: anche la sua è una partenza a dir poco da incubo. Verde per lui è come l’uomo nero, anche se il capello è biondo platino. Spinge zero, difende uguale. Sarà un addio senza mezzo rimpianto. Dal 45′ Reynolds 5: non ci siamo affatto, per niente. Che poi lui arriva da terzino destro e Fonseca lo mette a fare l’esterno a sinistra senza dargli neanche il tempo di capire come si gioca in Italia. Ma quello è un altro discorso.
Cristante 5: anche per lui inizio da brividi, una marea di errori in uscita e in fase di impostazione. Un po’ meglio nel secondo tempo in cui la Roma crea di più, ha l’occasione della ‘vita’ per il 2-2 ma Rafael gli dice no. Certo, da lì bisognerebbe segnare.
Darboe 5: stasera pure per lui piccolo passo indietro rispetto alle altre uscite. In alcuni frangenti sembra addirittura superficiale, sbaglia spesso in maniera grossolana. Anche senza palla è in difficoltà. Però gli si può concedere una serata così. Dal 60′ Villar 5: finisce in calando continuo la sua stagione. Perde un paio di palloni che non ci stanno proprio, poi non si vede più.
El Shaarawy 7: nel primo tempo sembra l’unico almeno a provarci, si sbatte e si risbatte, è in buona condizione. Lo spunto lo dà solo lui, nel nulla della Roma del primo tempo. Il gol nella ripresa che riapre la partita è meritato e si conferma il più pericoloso.
Pedro 5: assente nel primo tempo, eppure gli basterebbe così poco per accendersi. E infatti nel secondo tempo è buono il movimento nel gol e anche la palla in mezzo. Comunque sempre troppo poco. Dal 71′ Pastore 5,5: sprazzi di classe, ma poco altro.
Mkhitaryan 6,5: conferma la flessione clamorosa dal suo rientro in campo, che sembra comunque andare oltre l’aspetto fisico. Magari l’incertezza sul rinnovo può avere influito. Sta di fatto che nel primo tempo è un fantasma. Leggermente meglio nella ripresa, ma sempre a fiammate. Si sveglia soprattutto negli ultimi 20 minuti e alla fine la Roma in Europa ce la manda lui.
Mayoral 5: di lui ci si accorge quando i replay evidenziano che tiene in gioco Pobega sul gol del del 2-0. Per il resto male dentro e fuori dall’area. Dal 60′ Dzeko 6: qualità non tantissima stasera, deve far valere più le braccia che i piedi, poi invece usa la testa per l’assist a Mkhitaryan che spedisce la Roma in Europa.
All.: Fonseca 4: il primo tempo della Roma è disarmante, imbarazzante, un vero e proprio scandalo. Ok che in campo ci vanno i giocatori, però così è davvero troppo. Nella ripresa la Roma ci prova di più anche se lo Spezia la grazia ripetutamente in contropiede, forse con qualche leziosismo di troppo. Alla fine se va in Europa è solo un caso, a 5 minuti dalla fine della partita e grazie alla differenza reti.
Arbitro: Pezzuto 6: ha più di qualche faccenda da risolvere. Una partita tutt’altro che facile: c’era rigore su Gyasi nel primo tempo, ma era in fuorigioco e quindi si risolve così. La questione grossa arriva negli ultimi 5 minuti sul gol di Mkhitaryan nel contatto tra Dzeko e un avversario. Il fallo del bosniaco ci può anche stare, ma dal momento che l’arbitro non fischia è impensabile che intervenga il Var. Decisione totalmente al limite.
Il tabellino di Spezia-Roma 2-2
Marcatori: 6′ Verde, 38′ Pobega, 52′ El Shaarawy, 85′ Mkhitaryan