Ai microfoni di CMIT TV è intervenuto il collega Maurizio Pistocchi che si è soffermato sulle ultime tematiche relative al valzer delle panchine
Nella serata di oggi l’Inter e Antonio Conte hanno separato ufficialmente le loro strade. A tal proposito per parlare del valzer delle panchine in Serie A il giornalista Maurizio Pistocchi è intervenuto a CMIT TV: “Spalletti era tra gli obiettivi di De Laurentiis anche se la vicenda Conceiçao non è stata gestita molto bene. Conte? Mi sorprende che un allenatore che vince uno scudetto dopo 10 anni lasci. Conte non era per niente d’accordo col progetto tecnico e di contenimento dei costi perchè la società vuole rinnovare calciatori in scadenza di contratto come Ranocchia e inoltre non riesce a piazzare alcuni esuberi. Conte pensava che con l’addio degli esuberi e il mancato rinnovo di almeno 5 giocatori si potessero avere risorse per acquistare calciatori in linea col suo progetto. Mi sembra giusto a questo punto che lasci. Un allenatore che vince dopo 10 anni non può accettare una situazione del genere”. Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di Calciomercato ISCRIVITI al canale YOUTUBE!
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Calciomercato Inter, da Conte a Sarri: “Prenderei lui”
Pistocchi ha proseguito: “Su Conte ci sono parecchie opzioni. È richiesto dal Tottenham, a Londra dove è già stato. Con Allegri che sembra indirizzato alla Juve l’Inter resta scoperta. Se fossi dirigente dell’Inter il primo che prenderei è Maurizio Sarri. Se fossi nel Napoli l’avrei preso già da tre mesi. Io lo reputo uno dei top in Europa, sotto Guardiola perchè è su un gradino più alto rispetto a tutti”.
CONTE – “Se pensiamo a Lukaku, ma anche a Vidal venuto all’Inter solo per Conte, certo si può aprire una diaspora e potrebbe anche fare comodo ai dirigenti. Io avrei fatto di tutto per tenere Conte, anche sacrificando qualche giocatore. L’anno scorso a gennaio aveva chiesto Kessie e Vidal e gli hanno preso Eriksen. Buon giocatore ma sicuramente diverso. Già lì sono arrivati i primi attriti. Poi non sono riusciti a vendere calciatori importanti.
C’è stato un contrasto molto forte all’interno della società, e Conte non ha accettato il programma. Le due parti hanno concordato che non potevano proseguire insieme. Prima che l’Inter torni a vincere passerà molto tempo a meno che non prendano un top coach”.