Dopo il comunicato di ieri sera con le mosse della UEFA nei confronti di Juventus, Real Madrid e Barcellona è arrivata oggi la risposta congiunta dei tre club
La battaglia a distanza tra la Superlega nella figura dei tre club rimasti, Juventus, Real Madrid e Barcellona, e la UEFA non sembra proprio conoscere la parola ‘fine’. Dopo il comunicato di ieri sera con relativa mossa del massimo organismo europeo, non si è fatta attendere la risposta delle tre società che hanno diramato nel tardo pomeriggio di oggi un comunicato congiunto: “FC Barcelona, Juventus FC e Real Madrid CF esprimono il proprio rifiuto nei confronti dell’insistente coercizione, esercitata da UEFA nei confronti di tre delle più importanti istituzioni della storia del calcio. Questo comportamento preoccupante costituisce una palese violazione della decisione delle corti di giustizia, che hanno chiaramente ordinato la UEFA dall’astenersi da qualsiasi tipo di azione che possa penalizzare i membri fondatori della Super League mentre i procedimenti legali sono in corso”.
Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di Calciomercato ISCRIVITI al canale YOUTUBE
LEGGI ANCHE >>> Superlega | Squalifica Juventus: comunicato UFFICIALE UEFA
LEGGI ANCHE >>> Superlega, controffensiva Juventus in caso di squalifica: gli scenari
Il comunicato prosegue: “Pertanto, l’apertura dei procedimenti disciplinari da parte dell’UEFA è incomprensibile e rappresenta un attacco diretto alle norme della legge che i, cittadini dell’Unione Europea, hanno democraticamente stabilito, e costituisce una mancanza di rispetto nei confronti delle stesse autorità delle corti di giustizia”.
RISPOSTA ALLA UEFA – “Invece di esplorare strade per modernizzare il calcio attraverso un dialogo aperto, la UEFA pretende che si ritirino i procedimenti legali in corso che mettono in discussione il suo monopolio sul calcio europeo. Barcellona, Juventus e Real Madrid, club con oltre un secolo di storia, non accetteranno nessun tipo di coercizione o di intollerabile pressione, e rimangono fermi nella propria volontà di discutere, in modo rispettoso e attraverso il dialogo, le soluzioni urgenti di cui il calcio ha bisogno in questo momento”.