Franco Ceravolo, storico dirigente e scout, ha parlato delle trattative calde da Hakimi a Gattuso, Emerson Palmieri e Ronaldo
In Serie A la trattativa calda è sicuramente quella che coinvolge Achraf Hakimi in uscita dall’Inter. I nerazzurri devono sacrificare uno dei big e la scelta sembra essere ricaduta sul marocchino, in orbita PSG come ci ha confermato anche Fabrizio Biasin. Franco Ceravolo, storico dirigente anche di Juve e Crotone oltre che scout, ne ha parlato in diretta a CMIT TV: “Hakimi si può sostituire, di esterni ce ne sono, basta spendere qualche soldo. Ma tenendo Lukaku e Lautaro l’Inter partirebbe col piede giusto, attaccanti così non ce ne sono e soprattutto con la loro intesa”.
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Ceravolo racconta poi anche alcuni aneddoti come quello su Gattuso relativo a diversi anni fa: “Io lo portai a Perugia. Mi chiamò il loro responsabile chiedendomi dove fosse Gattuso, che stava facendo un provino ai Rangers ed erano convinti che lo avessi portato io in Scozia. Io però non mi occupavo di procure, solo di settore giovanile. Quando è tornato in Italia alla Salernitana, lo chiamai poi insieme a Moggi chiedendogli se volesse venire alla Juve. Lui però rispose che eravamo arrivati secondi perché aveva già dato la parola al Milan”.
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Ceravolo, tra i tanti, è il dirigente che ha portato Emerson Palmieri in Italia, con Inter e Napoli interessate a riportarlo in Serie A dal Chelsea: “Lui fa entrambe le fasi, fa le cose semplici, è nel giro della Nazionale. Mi ha stupito quando è arrivato a Palermo, l’ho portato io dopo che ero andato per caso a vedere le partite del Santos in Brasile. Mi ha chiesto subito un insegnante di italiano per capire le richieste dell’allenatore, da straniero ha fatto un po’ di difficoltà. Il Palermo poi se lo fece sfuggire per 1 milione e lo prese la Roma. Lui vuole giocare in Italia e infatti ha accettato di giocare per gli Azzurri. A differenza di Dybala, che scelse l’Argentina. E questo la dice lunga sulla sua voglia di tornare in Italia”.
Poi sul futuro di Ronaldo: “Deve decidere lui, dipende se vuole ancora giocare ad alti livelli. Ma anche Real e PSG bisogna vedere se possono permettersi l’ingaggio, anche loro stanno avendo difficoltà. La Juve deve fare qualcosina, con qualche ritocco a centrocampo è la squadra da battere. Ronaldo ha fatto 30 gol, se resta e Allegri riesce a gestirli tutti parte favorito. Decide lui, non la società”.
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