Le parole del ct dell’Italia Roberto Mancini pochi giorni prima la sfida dell’esordio di Euro 2020 con la Turchia
Roberto Mancini, commissario tecnico dell’Italia, ha parlato nel corse de ‘Il Sogno Azzurro’, docu-serie sulla nazionale in onda su Rai 1. Di seguito, le sue parole: “L’obiettivo era riavvicinare i tifosi, che si erano un po’ allontanati. I calciatori, se non sei competente, se ne accorgono. Ho tanti giocatori di personalità, non solo Bonucci e Chiellini, ma anche Jorginho e Barella. Abbiamo provato a dare un cambio di mentalità“.
Sui motivi della scelta della nazionale – “L’ho accettata perché la mia vita è una sfida continua, e non ho mai vinto niente in azzurro. Sento il bisogno di una rivincita. Avendo giocato ad alti livelli per venti anni, posso trasmettere le mie competenze ai giocatori. Prima regola è fare gol e non subirne, ma per formare il gruppo serve lo spirito di squadra, ecco perché finora le cose sono andate bene”.
Su Vialli – “Sono felice di averlo qui con me, con lui ho passato i miei migliori momenti da calciatore. Siamo come fratelli, è più di un’amicizia. Però lui è sempre stato più maturo di me”.
Su Immobile e Belotti – “Spero possano far bene come noi, sono molto affiatati pur non giocando insieme. Ma dipenderà da me, fin qui è stato difficile metterli insieme (ride, ndr)”.
Sull’Italia fuori al Mondiale nel 2018 – “Non avevo mai visto la nazionale fuori da un Mondiale, è la prima delusione che abbia mai vissuto. Sono orgoglioso della mia squadra quando gioca bene. Credo sia soddisfacente per tutti quando in Olanda di applaudono per il gioco, quando per cento anni siamo passati per difensivisti. Dobbiamo dare il massimo per riportare l’Italia in cima al mondo“.