Le parole di Gian Luca Vialli, ora nello staff di Mancini per la spedizione di Euro 2020 dell’Italia, sul cancro e l’amicizia col ct
Gian Luca Vialli si è raccontato attraverso ‘Il Sogno Azzurro‘, docu-serie prodotta dalla Rai per la nazionale italiana. L’ex calciatore si è soffermato sulla lotta al cancro: “Devo andare avanti, anche se è un compagno di viaggio indesiderato. Devo viaggiare a testa bassa e non mollare mai, sperando che si stanchi e mi lasci vivere per tanti anni“. Vialli, che ora è nello staff di Mancini, ha poi proseguito: “Sono stato un uomo e un calciatore forte, ma a tratti fragile e penso che qualcuno possa essersi riconosciuto. Ho voglia di fare qualcosa di importante e sono qui coi miei difetti e le mie paure”.
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Inevitabile soffermarsi sul rapporto con Mancini: “Ci siamo conosciuti quando eravamo ragazzini, in nazionale. Era forte, tecnico e molto veloce. La prima volta insieme mangiammo e parlammo della Sampdoria. Nei suoi gol c’era il mio piede e nei miei il suo”.
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