Jose Mourinho torna a parlare: il nuovo allenatore della Roma non vede l’ora di cominciare e si racconta a 360 gradi
Jose Mourinho non vede l’ora di cominciare la nuova avventura alla Roma. Il 6 luglio è previsto il raduno dei giallorossi, come spoilerato dallo Special one su Instagram e poi confermato dal club. “Sono emozionato. Ho sentito un grande legame e una grande empatia con i Friedkin, ho la sensazione di lavorare con loro e non per loro. A Roma voglio parlare con le persone, organizzare il lavoro”, ha raccontato Mourinho in un’intervista al ‘Late Night’ di James Corden, tra i più celebri show serali della tv internazionale. Il portoghese ha ribadito tutta la sua ambizione (“Secondo col Manchester? Allora vuol dire che la stagione è andata male”). “Nella mia carriera ho vinto 25 trofei e mezzo e il mezzo è la finale che non ho potuto giocare col Tottenham”, il rammarico di Mourinho.
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Poi le parole su Kane: “È uno dei migliori al mondo, ma quando parlo di Ibra e Ronaldo parlo di gente che ha vinto tanti trofei. L’anno prossimo dovrebbe giocare dove è felice, quindi penso in Premier”. Il neo tecnico della Roma si sofferma anche sugli Europei e le possibilità dell’Inghilterra: “Possono vincerlo. La Francia ha una rosa incredibile, ma a parte questo non vedo una squadra migliore delle altre. L’Inghilterra mi ha offerto di diventare ct quando ho lasciato il Chelsea, ma mi sono reso conto che era troppo presto per me. Avevo anche il Portogallo quando ero al Real Madrid. Era un’offerta pazzesca per un lavoro part-time. È il tipo di lavoro che penso mi piacerà più tardi”.
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Spazio poi anche per il Mou e i suoi passatemi: solo sport. Di ogni genere: “Anche se il cricket ancora non l’ho capito. Io di chi sono mentore? Sono di più, un agente senza commissioni. La gente vuole tanti consigli da me. Super League? Sapevo del progetto, la reazione delle persone è stata incredibile, mi ha emozionato. Ma noi manager non abbiamo più potere decisionale, possiamo solo dare un’opinione”. Mourinho si racconta tra calcio e vita di tutti i giorni: “Messi il più forte che non ho mai allenato. La miglior partita giocata Benfica-Porto. Cibo? Sono un tipo da carne, manzo e patatine. Musica? Mi piacciono Bryan Adams, Bruce Springsteen e gli U2. E la mia città preferita è ovviamente la mia, Setubal. Però in tutto questo non mi disconnetto mai dal calcio, ma proprio mai”. Poi il futuro e le aspirazioni: “Non sono un uomo da un club solo, ma da molte squadre. Dedico la mia vita al mio lavoro. Ora la Roma è il mio futuro”.
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