Nel corso del TG di mercato su CMIT TV è intervenuto Sergio Pellissier, che ha parlato anche di Inter e del giocatore da sacrificare
Nuovo appuntamento col TG di mercato, in diretta sulla CMIT TV. Tra gli ospiti intervenuti anche Sergio Pellissier, bandiera del Chievo e miglior marcatore della compagine veronese in Serie A. Pellissier, che ha ottenuto il diploma di direttore sportivo, ha lasciato la società gialloblù e il suo incarico da dirigente al termine della stagione appena conclusa. Tra i temi trattati in sua compagnia nel corso della diretta, Pellissier ha parlato anche di Inter. Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di Calciomercato ISCRIVITI al canale YOUTUBE!
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“Credo sia un peccato che una società così forte e che abbia appena vinto il titolo debba ridimensionarsi dovendo cedere uno dei suoi giocatori più rappresentativi. E’ un dispiacere, potrebbe complicare le cose per un’eventuale corsa scudetto” ha sottolineato Pellissier. L’ex numero 31 gialloblù ha parlato del possibile sacrificabile sul mercato: “Chi sacrificherei tra Lautaro Martinez e Hakimi? La decisione è molto difficile, sono entrambi due grandi giocatori. Direi però Lautaro, sarebbe più facile sostituire lui piuttosto che un giocatore come Hakimi. In attacco c’è già Lukaku e rimpiazzare l’argentino sarebbe più facile”.
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Oltre che di Inter, Pellissier ha parlato anche delle altre grandi: “Parole d’addio quelle di Ronaldo? Sono le parole di uno che vuole far bene agli Europei. Da due mesi si parla di Ronaldo che non rimarrà. È normale che lui in questo momento non voglia casi sul suo futuro ma pensi solo all’Europeo. Non sta pensando alla Juventus, ma ad Euro 2020, al futuro penserà dopo la competizione”. E poi sul Milan: “Giroud a me è sempre piaciuto, è un giocatore straordinario. Assomiglia ad Ibra, fa reparto da solo, ha personalità, è il profilo ideale per il ruolo di vice Ibrahimovic anche se non è più giovanissimo”.
Sull’addio al Chievo: “Come in tutte le cose c’è un inizio e una fine. Ho passato venti anni splendidi, sono cresciuto tantissimo, sono diventato uomo. Alla fine ognuno fa la propria vita. Forse non andavamo più così d’accordo ed è giusto che ognuno prenda la sua strada. È il mondo del lavoro, adesso si riparte e spero di trovare un’altra società che creda in me come ha fatto il Chievo in questi anni. La società non sta attraversando un momento felice. Non ha chi gestisce nel modo migliore la situazione, ha anche problemi economici, di iscrizione al campionato. Quando hai problemi così penso che l’allenatore e i giocatori arrivino in secondo piano”.
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Poi su Balotelli: “È un giocatore straordinario, forte, che può fare la differenza ovunque. Però quando un direttore sportivo va a scegliere i giocatori deve anche capire se quei giocatori ci stanno all’interno di un gruppo e di una società, o vanno d’accordo con l’allenatore. In un gruppo debole con un personaggio importante e difficile da gestire come Balotelli può diventare un problema”. Infine sul futuro: “Sì, c’è stato qualche contatto con alcune società, ma solo per informazioni. Non ancora delle scelte, vedremo. Le mie condizioni? Io mi prendo le mie responsabilità in ogni situazione. Se devo mettere la mia faccia voglio che le decisioni le possa prendere io. Non le deve prendere qualcun altro e poi mettere la mia faccia, sono andato via da Chievo anche per questo. Non credevo di essere più utile alla causa. Voglio che mi sia data la possibilità di prendere le mie responsabilità, mettendoci la faccia”.
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