Pacchioni a CMIT TV dal calciomercato alla Nazionale di Mancini. Le sue parole da Calhanoglu a Locatelli e Verratti
A CMIT TV, il giornalista di ‘RTL 102.5’ Paolo Pacchioni ha parlato della Nazionale di Mancini, dal percorso ad Euro 2020 ai gioielli in rosa. Su tutti Locatelli, obiettivo di mercato della Juventus. Ma non solo. Ecco le sue dichiarazioni. Per avere aggiornamenti in TEMPO REALE sulle ultime di CALCIOMERCATO, ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE TELEGRAM!
RIAPERTURA STADI – “Quando ti occupi soltanto di una squadra, il resto delle partite le intravedi con l’occhio sinistro in sala stampa facendo altro. Dovendole raccontare tutto, si possono scoprire anche giocatori interessanti. Avere di nuovo quel rumore di fondo allo stadio (per i tifosi, ndr) è un’altra cosa, al di là di ogni ricordo”.
ITALIA – “Quasi un inedito una Nazionale così, l’Italia di Prandelli nel 2012 ha presentato momenti di spettacolarità, poi il Mondiale brasiliano fu una grande delusione. Mancini è il vero top player, ha un’identità di una squadra di club. Nel giro di poco tempo è riuscito a dare un’identità e una mentalità, ha portato alla crescita di diversi giocatori. È uno che convocava Zaniolo quando faceva la riserva della Roma. Sempre stato attento ai giovani e ha gestito bene la situazione fin qui. Non abbiamo affrontato squadre da far tremare i polsi, ma spesso s’inciampa anche contro avversari non irresistibili. È stata gestita bene anche la sfida col Galles, la più spigolosa per i troppi cambi e la qualificazione già acquisita. Mancini è riuscito in un colpo solo: a far riposare i titolari e far sentire importanti le seconde linee, in più se tutti si sentono sulla corda è un aspetto positivo”.
AUSTRIA – “L’Austria ha un po’ più di qualità. Meno picchi tecnici dell’Ucraina, ma è gente che non molla, non ti lascia spazio, vengono tutti dalla Bundesliga. Tatticamente molto duttile, l’Italia è favorita. Non sto dicendo che l’Austria faccia la paura, ma vorrei combattere questo sentimento dell’abbiamo già vinto. Bisognerà dare il 100%. Anche il fatto che gli azzurri non prendano gol da 10 partite, vuol dire che la squadra non si è mai trovata in una situazione di svantaggio, siamo sempre andati col vento in poppa. L’idea che possa andare in difficoltà è una cosa di cui i giocatori devono essere consapevoli e credo che Mancini stia lavorando su questo”.
INTER E MILAN – “Bisognerà vedere quali giocatori individuerà per sostituire Calhanoglu. Ha dato un messaggio chiaro ai giocatori: la linea nostra e questa e non scendiamo a compromessi. Ci sono pochi soldi, c’era l’opportunità di sostituire Eriksen, non credo che aumenti l’entusiasmo dei tifosi, anche per l’Europeo deludente. Se troverà continuità potrà essere utile. E’ un colpetto di mercato, non un colpo”.
MERCATO – “Dumfries ha avuto un approccio positivo nell’Olanda, è sempre stato una spina nel fianco dell’esterno avversario. Il mercato ora è un po’ bloccato, si sta a guardare cosa succederà coi giocatori e questo interessa anche ai procuratori. Mi sembra emblematico il caso di Locatelli, ha fatto schizzare in alto la sua valutazione, se credo come sembri la Juventus vorrà acquistarlo dal Sassuolo, dovrà sborsare una cifra più alta di quanto pattuita prima. È una vetrina internazionale anche per quelli che finora hanno avuto poco mercato. Oggi ha parlato in conferenza stampa Raspadori, anche lui potrebbe diventare un gioiellino di mercato. Potrebbe essere un predestinato alla Schillaci, considerando anche la partita con l’Austria. Se facesse bene a Euro 2020 diventerebbe un bel prospetto sul mercato”.
VERRATTI E LOCATELLI – “Apprezzo le parole di Verratti. Credo che in una squadra che debba giocare gli ottavi a Wembley, avere giocatori che hanno giocato la finale di Champions può andar bene. Dovendomela giocare in cui è tutto decisivo in 120′ l’esperienza di Verratti… Anche per la risposta che ha dato in campo con il Galles, è stato capace di coniugare qualità e quantità per tutta la partita, vuol dire che sta bene. Farei giocare lui. Noi abbiamo giocato fin qui un giorno prima degli altri, le partite tra quarti e semifinale saranno molto ravvicinate, bisognerà avere 13-14 titolari da far ruotare un po’”.
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