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Euro 2020, Immobile: “Senza De Bruyne e Hazard cambia tutto. Per vincere rinuncerei…”

A tre giorni dal quarto di finale contro il Belgio, Ciro Immobile ha parlato in conferenza stampa

Oggi è toccato a Ciro Immobile prendere la parola in conferenza stampa. A tre giorni dal match contro il Belgio per i quarti di finale di Euro 2020, il bomber dell’Italia ha parlato della grande sfida, delle possibili assenze e del duello con Lukaku ma non solo. Il giocatore della Lazio parte dall’ultimo confronto col Belgio, nel 2016 all’Europeo: “Rispetto a cinque anni fa, i Diavoli Rossi hanno acquisito più personalità e sono più pronti per i grandi appuntamenti rispetto a quell’Europeo. Sono una squadra forte tecnicamente, da affrontare al massimo, che può contare su un giocatore eccezionale come Lukaku. L’ultima volta sulla sfida con lui ci ha fatto due gol, mettete Italia contro Belgio… Evitiamo la sfida! Ha una forza fisica devastante e il lavoro con Conte degli ultimi due anni l’ha aiutato e fatto migliorare ancora di più”.

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Immobile a ‘Rai Sport’ (screenshot)

Impossibile non parlare anche delle eventuali assenze di De Bruyne e Hazard: “Due grandi calciatori, fondamentali per il loro gioco. Se non facessero parte della partita sarebbe sicuramente un problema per loro, se ci sono o meno cambia la partita. Ma il Belgio rimane comunque una grande squadra anche senza di loro”. Immobile ripercorre anche le delusioni con la maglia azzurra: “Nel 2016 uscire in quel modo con la Germania mi ha lasciato un vuoto dentro, ma niente in confronto a quando abbiamo perso lo spareggio con la Svezia per andare ai Mondiali di Russia: è stato il momento peggiore della mia carriera. Adesso vogliamo arrivare in fondo a questa competizione per cancellare quel brutto ricordo. Sentiamo tutto il calore di un Paese intero a sostenerci, tutto l’amore dei tifosi a spingerci. Mai come questa volta io sento la fiducia di tutti, qui non era mai stato così”.

Ora però il centravanti della Nazionale è concentrato su questa campagna europea, con due gol in tre partite e un rapporto speciale con Mancini: “Il mio legame col Ct è cresciuto in questi anni. Se all’inizio era buono, adesso è più che ottimo: ha saputo come prendermi, come coccolarmi. Se sono quello più ripreso da lui in campo? Sì, perché ho il nome più corto di tutti e gli viene più facile urlare ‘Ciro!’… A parte gli scherzi, è bello essere spronati, vuol dire che si è presi in grande considerazione. Quando senti queste cose, puoi anche giocare uno spezzone di partita e darai sempre il massimo. Record di gol agli Europei? Toglierei le due reti fatte per portare a casa la Coppa, è la verità”.

Roberto Mancini
Mancini © Getty Images

Sulle eliminazioni di Portogallo e Francia: “Il Portogallo nel secondo tempo avrebbe meritato qualcosa di più, il Belgio nel primo ha mostrato il suo potenziale. Ronaldo? Tutti lo vogliono sfidare, è il migliore. Da quando è arrivato in Serie A la competitività si è alzata notevolmente. La Francia? È duro giocare quando sei superiore, la prova del nove è sempre il campo. Abbiamo vinto e dominato con la Svizzera, facendola sembrare una squadretta mentre ieri ha dimostrato il contrario”.

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