Le parole a CMIT TV del vincitore di Masterchef Francesco Aquila: un focuso sul ‘suo’ Milan, ma anche sulla nazionale italiana
Francesco Aquila, vincitore di Masterchef dell’edizione 2021, è intervenuto ai microfoni di ‘CMIT TV‘. Lo chef ha parlato di tanti temi: dal percorso dell’Italia di Mancini a Euro 2020 al calciomercato, focalizzandosi sulla sua squadra del cuore, il Milan. Di seguito, le sue parole: “Il mio rapporto con il calcio inizia da piccolino come tutti i ragazzetti e poi ti innamori dei colori. Ho chiesto al mio babbo “che squadra tifiamo?” e lui mi ha risposto “Milan” e da lì è nato il mio amore per i rossoneri”.
Donnarumma e Calhanoglu – “Che devo dire, Donnarumma è come se avesse tradito la sua mamma. E’ stato veramente un traditore, il Milan lo ha fatto diventare il portiere fenomeno che è, lui non si è comportato bene, in maniera irrispettosa. Calhanoglu non è un giocatore molto continuo e poi andare all’Inter è stato proprio un colpo bassissimo”.
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Attaccante del Milan – “Ci sono parecchi nomi, il mio sogno nel cassetto è Messi, anche Ronaldo alla Juventus era inarrivabile eppure è arrivato e quindi io non smetto di sognare. Probabilmente però arriverà Giroud. Belotti? Nì, con la Champions League ci vogliono dei nomi importanti, persone che hanno fatto la categoria ad alti livelli”.
Schick – “E’ un bel giocatore assolutamente sì, ma il Milan per essere competitivo deve dar via a malincuore Leao e prendere almeno due attaccanti di livello”.
Nazionale e cucina – “Mancini è come le patatine fritte, piace a tutti e quindi coinvolge tutti, il team, i giocatori con un gruppo sano, giovane e quando ci sono queste cose si arriva ad alti livelli. Insigne? E’ una bella polpetta e una scarpetta che la prendi a giro. Instancabile, un fenomeno”.
Su Cannavacciuolo – “A lui non devi toccare tre cose: il Vesuvio, i limoni ed il Napoli”.
Menù per l’Italia – “Voglio fare un appello UFFICIALE: se l’Italia dovesse vincere l’europeo, cucino a tutti i giocatori e allo staff quello che vogliono!”.
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Su Locatelli – “Il grande Manuel. Per me è un grandissimo rimpianto ed anche Cutrone. Due ragazzi che sono sempre stati insieme, milanisti nel DNA e non avrebbero mai tradito i rossoneri. Dietro hanno i valori della famiglia e quando scendevano in campo davano sempre il 110%. Il Milan si deve circondare di questi calciatori. Mi piacerebbe rivedere Cutrone al Milan, sulla carta non sarà un top, ma crea quel microclima nello spogliatoio che è la mentalità giusta per arrivare ad alti livelli”.
Su Barella – “Mi piacerebbe vederlo nel Milan anche se veste la maglia dell’Inter. E’ un giocatore con la testa giusta, concentrato con grande dedizione al lavoro, un ottimo professionista”.
My Way – “Zio Bricco” nasce dal momento in cui tu non puoi utilizzare altre parole in certe circostanze e allora dici “Zio Bricco!”. In base all’intensità si capisce il tono che vuoi dargli. Per me “My way” non è un ricettario, è un po’ l’autobiografia della mia vita. Racconto le mie esperienze con delle ricette divise per passato, presente e futuro, ogni periodo con una circostanza differente
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