Gennaro Gattuso torna a parlare dopo l’addio al Napoli, il caos Fiorentina e la vicenda Tottenham: le verità di Rino
È stato un anno e mezzo decisamente intenso per Gennaro Gattuso. L’arrivo al Napoli dopo la bufera Ancelotti, poi la Champions sfiorata e persa all’ultima giornata, l’avventura alla Fiorentina durata pochi giorni e il caos social per il suo possibile sbarco al Tottenham. A ‘La Repubblica’, Ringhio ha parlato della sua verità partendo dal presunto legame con Mendes e le commissioni dietro l’addio ai viola: “Sul tema non posso parlare, ma posso ricordare la mia storia: alleno da 8 anni e non ho mai fatto acquistare un assistito di Mendes, né lui me lo ha mai imposto. Neanche una volta. Mendes è il mio procuratore? È un amico: ha grandissima esperienza e mi dà consigli per la mia carriera”.
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Poi su De Laurentiis, che ha detto di non avergli offerto il rinnovo: “Io sono orgoglioso di avere allenato una grande squadra in una grande città”. E sul caos Tottenham, con la furia dei tifosi che hanno tirato in ballo vecchie dichiarazioni di Gattuso, additato come razzista, sessista e omofobo: “Sono state travisate quelle mie parole. Di sicuro io non sono né razzista, né sessista, né omofobo. Mi sono preso del terrone in tutti gli stadi: come razzista non sarei molto credibile.
“Quanto al resto, l’odio da tastiera è pericolosissimo e molto sottovalutato. Io ho la forza per reagire alle calunnie, ma non tutti ci riescono. C’è chi per debolezza magari si butta dalla finestra. Soprattutto ai più giovani dico: usate meno la tastiera. Vivete la vostra vita, non quella degli altri”. Infine sul futuro, Gattuso non ha fretta di tornare in panchina, anzi la “smania. Ne devo essere convinto, per ora studio e aspetto. Non mi pento di niente, posso permettermi il lusso della verità“.