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Spinazzola: “Dopo l’infortunio ho pensato ‘Perché a me?’ Ma ho finito le lacrime a Monaco”

Leonardo Spinazzola ha parlato a ruota libera dei momenti dell’infortunio, ma soprattutto delle sensazioni dopo la vittoria e sul recupero

Leonardo Spinazzola è stato il simbolo del gruppo fantastico dell’Italia campione d’Europa a Wembley. Le scene più emozionanti sono arrivate con lui come protagonista, prima nel momento dell’infortunio, poi i cori, il saluto a Coverciano prima dell’operazione e il ritorno a Londra, i festeggiamenti con le stampelle. “Sono distrutto, ma la gamba non c’entra. Sono state ore pesantissime. Emozione, ma anche tanta fatica. Sempre con le stampelle. Non so di quanti giorni ho bisogno per riprendermi”, dice il giocatore della Roma a ‘Il Messaggero’. Nella memoria anche il bell’omaggio di Bernardeschi al ritorno da Belgio-Italia: “Sono state ore in cui la commozione è stata grande. Non mi ricordo se ho pianto. Ho finito le lacrime all’Allianz Arena”.

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Spinazzola © Getty Images

Spinazzola: “Dopo l’infortunio ho pensato ‘Perché a me?’ In campo torno tra sei mesi”

Spinazzola, intervistato anche da ‘La Repubblica’, parla anche dei momenti dell’infortunio: “Sento un colpo forte al tallone, con la coda dell’occhio cerco il belga che mi ha colpito ma non vedo nessuno. Arriva Cristante, crollo a terra e capisco. ‘Perché adesso, perché a me?’, ho pensato. E poi ho pianto per quello che stavo perdendo”. Per fortuna l’esterno giallorosso, come racconta, dolore fisico ne ha provato solo dopo l’operazione e già non vede l’ora: “Tra una settimana tolgo i punti e comincio con un obiettivo al giorno, e se tra 6 mesi non riprendo a giocare vado in campo per forza, da solo, e voglio vedere chi mi acchiappa”. Infine il bellissimo aneddoto sulla premiazione a Wembley, nel momento della consegna della medaglia che Spinazzola ha ricevuto per primo: “Giorgio, il nostro capitano, mi ha detto: ‘Vai tu, te lo meriti’. E io sono scattato come un pazzo ma avevo paura di cadere, pensate che figura avrei fatto, peggio di Fantozzi. Poi è stato meraviglioso”.

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