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Conference League

PAGELLE E TABELLINO TRABZONSPOR-ROMA: Shomurodov letale, Vina rimandato

Pagelle e tabellino di Trabzonspor-Roma, match valido per lo spareggio di andata della Conference League 2021/22

Matias Vina (Foto CMIT)

Trabzonspor

Cakir 6: quasi inoperoso nel corso del primo tempo, visto che la mira della Roma non è il massimo. Sui gol è incolpevole.

Bruno Peres 6: parte voglioso, poi si spegne quasi subito. Si guadagna l’ammonizione già nel primo tempo per impedire a Mkhitaryan di volare in porta: cartellino ben speso, ma l’errore sta a monte. Poi attacca senza mai strafare, ma trova il jolly dell’assist per Cornelius per pareggiare i conti.

Edgar Ie 6: è rognoso e fastidioso da affrontare, recupera parecchi palloni e sporca molte traiettorie. Ci riesce con buonissima continuità, gioca a tutto campo, quasi da libero.

Vitor Hugo 5,5: partita non vistosa, ma nel primo tempo salva letteralmente il Trabzon con un intervento su Mkhitaryan che sarebbe stato davanti al portiere. Una giocata che vale quasi un gol.

Koybasi 5: fa il suo, resta bloccato senza avventurarsi o rischiare. Compitino, poi è in ritardo su Pellegrini nell’1-1. Dal 63’ Trondsen 5,5: anche lui non impressiona, incide pochissimo.

Bakasetas 6,5: tra i migliori senza dubbio, almeno fino alla palla persa che fa ripartire la Roma verso il vantaggio. Una macchia dopo una prestazione di altissimo livello e qualità, a cucire il gioco e fare avanti e indietro in mezzo al campo.

Ozdemir 5,5: poco brillante, ci si aspettava di più anche se non commette errori particolari. Dal 77′ Omur sv

Hamsik 6,5: la classe non invecchia mai e l’ex Marekiaro lo dimostra in ogni tocco di palla e movimento senza palla. Difende e attacca con grande continuità e semplicità, è in buonissima condizione, prova anche a sfoderare il tiro da fuori. Leader assoluto.

Gervinho 5: malino nel primo tempo, pochissimi spunti e anzi diversi errori di misura. Poi nella ripresa qualche lampo in più, ma senza mai accecare. In un’occasione brucia Vina e mette un pallone importante. Niente di clamoroso. Dal 63′ Cornelius 6,5: la musica cambia subito quando entra l’ex Parma, letale sui palloni alti. Detto, fatto: primo cross, stacco imperioso e pareggio. Poi non gli sono più arrivati palloni giocabili, ma grazie a lui il Trabzon può ancora sperare.

Djaniny 6: si accende a intermittenza, non parte in maniera indimenticabile e anzi sembra il meno in partita dei suoi. Col passare dei minuti tocca più palloni, entra in confidenza col match e diventa un pericolo in più. Dall’83’ Koita sv

Nwakaeme 6,5: il tempo di carburare ed è subito il più pericoloso. Karsdorp fa fatica a prenderlo, ha uno scatto e soprattutto una rapidità di passo impressionante. Poi diventa a tratti imprendibile, va due volte a un passo dal raddoppio, gli manca la precisione.

All.: Avci 6,5: in realtà la sua squadra gioca una buonissima partita, sfruttando le tante individualità importanti a disposizione. Da Hamsik a Bakasetas e Nwakaeme, il cambio con Cornelius gli dà ragione. La Roma va in difficoltà contro la velocità turca, ma nella fase difensiva il Trabzonspor è slegato, lento a rientrare. Dal 2-1 si è passati all’1-2, ora sarà un’impresa ma in mano ha una squadra importante.

Roma

Rui Patricio 6: particolarmente attivo stasera, ma in ogni caso quasi mai chiamato a interventi importanti. In ogni conclusione se la cava posizionandosi nel modo giusto e respingendo. Sul gol di Cornelius niente può.

Karsdorp 5: Nwakaeme è un cliente scomodo a dir poco e non a caso lo soffre maledettamente. Il nigeriano gli va via tante volte, poi per qualche minuto gli prende meglio le misure ma poi ricomincia l’affanno continuo. Anche in proiezione offensiva poco e niente. A prescindere da stasera, un esterno destro servirebbe parecchio.

Mancini 5,5: non brillantissimo stasera, nonostante una buona partenza. Sul gol di Cornelius, uno specialista in queste situazioni, si fa montare letteralmente in testa. E lui scarso non è in questo fondamentale. Prova a scuotere i suoi, di suonare la carica, ma anche lui certe velocità le soffre. Come sempre, però, ci mette lo zampino su palla inattiva, quello del 2-1.

Ibanez 6,5: il migliore della difesa della Roma, bravo e puntuale negli interventi. Un buon punto di partenza per la stagione.

Vina 5: il debutto rischia di essere traumatico. Senza alternative, Mourinho lo butta subito nella mischia ma l’uruguaiano non è ancora pronto. Si vede poco e niente in avanti, è un po’ timido e anche in difesa viene puntato e saltato molto spesso. C’è ancora parecchio lavoro da fare. Tutto più che normale.

Cristante 5,5: il suo 2020/21 è stato molto lungo, oggi parte un po’ compassato. Non riesce a far valere né il fisico né la proprietà di palleggio, si trova spesso a rincorrere perché il Trabzonspor è veloce e lui va ovviamente in difficoltà.

Veretout 5,5: quasi un copia incolla del 4 azzurro. Il francese ha vissuto un precampionato difficile, lo ha cominciato tardi. La condizione fisica non è ottimale e si vede. Deve carburare, anche questo abbastanza normale. Dall’89’ Diawara:

Zaniolo 6,5: spesso si isola, ma è senza dubbio l’uomo che più di tutti può creare superiorità e far venire fuori la giocata decisiva. Vede poco l’area e la porta, ma cuce il gioco in ripartenza. Perde diversi palloni, ma è il più cercato oltre che leader tecnico negli ultimi metri. È bravo e lucido nella giocata del pareggio, venendo via a due marcatori e servendo Mkhitaryan.

Pellegrini 6,5: buona partita la sua, più che altro per il gol. Non si fa notare per cose particolari, in un paio di occasioni è forse un po’ lezioso. Non una delle sue migliori partite, ma il primo gol della gestione Mourinho è il suo. Del capitano. Magari un segno, di sicuro una rete importante da rapace. Dall’89’ Kumbulla sv

Mkhitaryan 6,5: alterna cose buone a cose un po’ meno buone, ma in ogni caso il saldo è largamente positivo. Un gol annullato per un controllo casuale con il braccio, poi un assist preciso per Pellegrini. Dall’82’ Carles Perez sv

Shomurodov 7: fa quello che ci si aspetta da lui, gioca a un tocco, scarica il pallone e va in profondità. Lo fa bene e si sbatte nei primi 20 minuti, poi un po’ cala insieme alla squadra che non riesce a recuperare molti palloni. Però è sempre lì, sul filo dell’offside. Si muove tanto, ma alla fine il gol arriva con un tocco da attaccante puro in area. Deciso. Dall’82’ Mayoral sv

All.: Mourinho 6: lo Special One parte con una vittoria soffertissima e anche decisamente complicata. Non era facile sbancare Trebisonda, soprattutto con una prestazione non eccellente. Si vede che manca ancora qualcosa, ma sarebbe strano il contrario. Mette in campo subito gli 11 titolari di questo momento, l’intenzione è chiara. A centrocampo i giallorossi fanno difficoltà, in avanti si affidano alle folate individuali e dietro il tavolino balla. L’impressione è che il mercato non sia completo (leggasi centrocampista e difensore), però in altri tempi la Roma questa partita probabilmente non l’avrebbe ripresa. E questo sarà un aspetto fondamentale: vincere pur non meritando.

Arbitro: Jug (SLO) 6: partita abbastanza tranquilla, il gol di Cornelius avrebbe necessitato di un replay sulla posizione di Peres che però non ci è stato concesso. Nel complesso una direazione coerente di un match corretto e senza grosse sbavature.

Il tabellino di Trabzonspor-Roma 1-2

Marcatori: 55’ Pellegrini, 64’ Cornelius, 81’ Shomurodov

Trabzonspor (4-3-3): Cakir, Bruno Peres, Edgar Le, Vitor Hugo, Koybasi (63’ Trondsen); Bakasetas, Ozdemir (77’ Omur), Hamsik; Gervinho (63’ Cornelius), Djaniny (83’ Koita), Nwakaeme.
A disp.: Kardesler, Turkmen, Sari, Malli, Akpinar, Parmak, Asan
All.: Avci.

Roma (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Mancini, Ibanez, Vina; Cristante, Veretout (90’ Kumbulla); Zaniolo (92′ Reynolds), Pellegrini (90’ Kumbulla), Mkhitaryan (82’ Perez); Shomurodov (82’ Mayoral).
A disp.: Fuzato, Boer, Calafiori, Bove, Darboe, Zalewski, El Shaarawy.
All.: Mourinho.

Arbitro: Jug (SLO).
Assistenti: Vidali e Vukan (SLO)
Quarto Uomo: Kajtazovic (SLO)

NOTE Ammoniti: 14’ Peres, 15’ Vina, 51’ Edgar Le, 79’ Mancini

Francesco Iucca

Giornalista pubblicista, dal 2013 inseguo un sogno. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla lontana quelli che 'Il calcio è solo un gioco', ma Roger Federer è il mio dio. Totalmente dipendente dal calciomercato e dall'adrenalina dell'ultimo giorno. Amo la musica, cantante a tempo perso.

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