Le parole di Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Venezia di Paolo Zanetti
Inizia il campionato italiano di Serie A anche per il Napoli di Luciano Spalletti. Gli azzurri, reduci da una stagione e mezza con Gennaro Gattuso, si sono affidati al tecnico toscano per centrare l’obiettivo Champions ed ora si parte con il Venezia di Paolo Zanetti.
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RUOLO NAPOLI E MANCANZE – “Non mi convinceranno mai a non pretendere cose importanti da loro. Si vedrà strada facendo quale sarà la nostra ambizione, ma ci confronteremo per dare il massimo contro chiunque. Non mi sembra manchi nulla. Abbiamo avuto questa settimana per completare le ultime cose. Conosciamo la strada che vogliamo percorrere e dove vogliamo andare. Mi aspetto di vedere la convinzione di cui ho già parlato in passato, la convinzione di essere forti”.
MERCATO – “Non mi manca niente per andare a giocare la partita di domani e le successive. Se capiterà qualcosa per completare andremo a completare, ma i calciatori devono sapere che a me e a noi non manca nulla per completare questo percorso. Essere noi è bellissimo. Non ci manca nulla. Ho sempre detto di essere felice di aver accettato il Napoli, anche per i nomi dentro la rosa. E’ su quei nomi su cui baserò il futuro”.
JUAN JESUS – “Ha la duttilità di fare anche il terzino sinistro. E’ un giocatore forte fisicamente, veloce, perfettamente integro. Lo hanno accolto nel migliore dei modi, saprà farsi valere”.
RESPONSABILITA’ – “Essere con me significa essere con il Napoli. Voglio tutte le responsabilità che ci sono. C’è una rosa importante a disposizione. Se si fanno passi ordinati e bene in linea dall’inizio, quelli successivi verranno fatti ordinati e in linea. Si tratta di una bella sfida. Tengo molto in considerazione che mi capitano. Questa sfida? E’ quella più arrapante”.
CORO – “Il coro ‘Noi vogliamo vincere’? Hanno ragione. Anche noi vogliamo vincere. Avere i tifosi presenti ci permetterà di vedere nei loro occhi in maniera diretta la loro passione e ci domanderemo se stiamo facendo il massimo o no per onorarla. Da qui bisogna partire. Napoli non è una piazza come tutte le altre. Dobbiamo avere la forza di saper sopportare gli occhi e non solo le presenze allo stadio. Gli occhi sono tanti, sono migliaia. Che ci sia pubblico o meno abbiamo la pressione di tutti gli occhi che ci guarderanno. Tutti ci vogliamo prendere tutte le responsabilità”.
ASPETTI POSITIVI – “Mi è piaciuto l’adattamento, le costruzioni a tre fatte, mi è piaciuta la duttilità a voler fare”.
VINCERE – “Noi in fondo ci arriveremo comunque. Vincere? Quello si vedrà strada facendo. Dovremo parlare ai tifosi attraverso il lavoro e la maglia. Sono tante le squadre che vogliono vincere, non bisogna essere troppo esagerati a chiedere subito il massimo. Bisogna partire e valutare le cose con calma”.
MANCANZE – “Mancanze nella rosa? Io con le lamentele non ho mai fatto classifica. Non ho il problema di un posto dove mi manca qualcosa o qualcuno. Lamentarsi è un po’ la teoria degli sfigati. E’ una teoria che nel nostro gruppo non si può portare avanti”.
INSIGNE – “Mi sembra strano che ad un ragazzo come Insigne, voglioso di scherzare coi compagni e dare il suo contributo, il contratto e il mercato possano creare incertezze. Le incertezze sul lavoro che ti possono turbare penso riguardino altri pensieri e non il nostro mondo. Mi sembra eccessivo che una persona del livello professionistico della Serie A, che è il sogno di tutti, possa farsi turbare perché il suo nome è sul mercato. Quella turbativa la prende e la calcia, mettendola dove vuole”.
MERCATO – “Venendo a Napoli ho pensato ad un Napoli con quei nomi lì. Manolas e Insigne fanno parte di quel gruppo. Sono giocatori che alzano il livello della qualità degli altri giocatori che ci giocano vicino. Se porto loro due in conferenza rispondo meglio, perché il livello è top. Se ho la certezza che ci saranno? Per me sì, perché no. Bisogna essere ottimisti, le qualità dei calciatori sono fondamentali”.