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Milan-Lazio, Pioli: “Ibra ok per domani, ma va gestito. Sul rinnovo di Kessie…”

Stefano Pioli presenta in conferenza stampa il big match di domani sera contro la Lazio

Pioli in conferenza (screenshot)

Ci siamo. Per il Milan inizia un settembre a dir poco infuocato tra il big match di domani sera contro la Lazio a ‘San Siro’ e ovviamente il ritorno in Champions League dopo 8 anni, fissato per mercoledì in casa del Liverpool. Il tecnico rossonero in conferenza stampa ha parlato della sfida agli uomini di Sarri, del pensiero europeo, Ibrahimovic, Giroud e non solo. Potete seguire la conferenza di Pioli in diretta su Calciomercato.it.

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LA CONFERENZA STAMPA DI PIOLI

Come stanno Ibra e Kessie?
Stanno bene, hanno lavorato con continuità e sono disponibili per domani.

Quattro mesi dall’ultima partita di Ibra: lo ritrova più maturo, considerando che bisognerà gestirlo? Ne avete parlato?
Ibra è un po’ più grande in tutti me è un grande, conosce benissimo le sue condizioni. Ma ha lavorato tanto, si è sacrificato anche da solo, lavorando dal mattino alla sera, per aiutare la squadra. Ora sta bene, lo affronteremo, poi nessuno può giocare tutte e 7 le partite per intero. Lui ha un altro percorso, non ha condizioni ottimali e andrà gestito, ma il nostro è un rapporto così chiaro e rivolto al bene della squadra che non ci saranno problemi.

Sul rinnovo di Kessie.
Vorrei che Kessie firmasse, sicuramente. Ma riguarda più il club e il suo agente, le trattative vanno avanti per tanto tempo ed è normale. Io parlo con lui solo di campo, lo vedo sempre motivato e positivo, concentrato, e ad ora non ci sono problemi.

Su Tonali.
E’ completo, ha grandi qualità fisiche e tecniche. E’ un ragazzo serio, la stima del ct dell’Under 21 non può che far piacere. Sa che c’è molta competizione, poi conta la qualità dei minuti e non la quantità.

Hai una rosa adeguata per affrontare tutta la stagione?
Assolutamente sì, siamo migliorati come spessore e composizione di rosa. Poi Messias è ancora dietro, non sarà ancora con noi nelle prossime partite, anche Bakayoko. Mi auguro di averli tutti in condizione per fare le scelte migliori, ma al completo abbiamo tante possibilità per essere sempre competitivi in Serie A e in Europa.

Che tipo di partita dobbiamo aspettarci domani?

Almeno sulla carta dovrebbe essere una partita tra due che ci provano a fare la gara, hanno qualità, quindi in teoria spettacolare. La Lazio è molto forte in tutti i reparti, abbina tecnica e fisicità, è partita forte. Ma noi stiamo bene e vogliamo provare a vincere anche domani, sarà una partita emozionante.

I mugugni del pubblico speriamo non rovini l’idillio tra Kessie e il club.
I nostri tifosi sono troppo intelligenti per non mettere il Milan sopra ogni cosa e ci inciteranno. Domani ‘San Siro’ sarà pieno, significa questo. Se ne sta parlando troppo e a sproposito. C’è tanto tempo, le trattative sono lunghe. A me interessa una squadra che dia l’anima per vincere e finché lui avrà questi atteggiamenti come gli altri andrà applaudito. Non ho preoccupazioni.

La trattativa con Luis Alberto: è il tuo unico rimpianto?
Non ho mai avuto altre richieste, sono contentissimo della squadra che sto allenando, vedo i ragazzi sempre più motivati. Non penso ad altre cose, non ho altro da aggiungere.

Il trittico Lazio-Liverpool-Juve è la prova di maturità più grande da quando è qui?
Sono tutte prove di maturità ed è giusto così. Ogni test ci dirà a che livello siamo e dove dovremo migliorare. Ci aspettano partite impegnative e stimolanti. Domani schiererò la formazione migliore possibile per quello che ho visto, devo pensare alla Lazio e poi alla Champions.

Che minutaggio dobbiamo aspettarci da Ibrahimovic?

Domani Zlatan può fare uno spezzone, non i 90 minuti ovviamente, e sperando che questo spezzone lo aiuti a trovare una condizione migliore, vedremo che scelte farò dall’inizio.

Sull’alternanza Florenzi-Saelemaekers.
La formazione la valuterò bene fino a domattina, ma sarà in base a questi giorni e come sono rientrati dalla nazionale. Non cambieremo atteggiamento, voglia e interpretazione perché si tratta di uno scontro diretto, per provare a restare in testa.

Su Brahim
.
E’ molto forte, è cresciuto tantissimo ma è normale. Ora è un giocatore completo, ha grande qualità, deve cercare anche giocate difficili, continuando a lavorare così.

Che giocatore ha conosciuto con Messias? Può fare il trequartista?
E’ un ragazzo molto disponibile e intelligente, voglioso di dimostrare le sue qualità. Può giocare sia a destra che dentro al campo, ha l’uno contro uno e ha gamba. Può fare bene anche da trequartista, ora deve recuperare e poi avrà le sue occasioni.

Cosa teme della Lazio di Sarri?

Le nostre motivazioni sono sempre al massimo, poi Sarri ha vinto in Italia e in Inghilterra, ha vinto l’Europa League. Quando affronti colleghi così ti misuri a un livello alto, ma non è una sfida Sarri-Pioli, ma tra due squadre che vogliono prevalere con un gioco di qualità e offensivo. Noi non siamo da meno.

Su Felipe Anderson.
Spero che domani sia marcabile, abbiamo difensori adatti a contrastare i loro attaccanti. Felipe aveva fatto un campionato eccezionale con me alla Lazio, alla prima stagione. E’ un giocatore di qualità, ogni tanto sembra uscire dalla partita ma poi ha dei guizzi. Spero possa continuare a fare bene dalla prossima partita.

La Champions può darvi uno slancio o darvi altre indicazioni?
Le partite sono troppo diverse, sappiamo le difficoltà di domani, ma abbiamo le nostre qualità per stare in campo, poi da lunedì vedremo. Sicuramente ci dà tante motivazioni la Champions, ma ora pensiamo alla Lazio.

Il centrocampo a tre può diventare
 uno scenario concreto quando tornerà anche Krunic?
Può essere un’alternativa, c’è bisogno che tutti i centrocampisti siano in buone condizioni. Ora abbiamo recuperato Kessie, Bennacer non faceva 90 minuti interi da tanto e si sta ritrovando. Bakayoko non è ancora al 100%, quando saranno tutti al massimo ci sono caratteristiche e qualità per avere un centrocampo diverso in alcune partite. Ora vorrei avere un gruppo omogeneo con tutto lo stesso ritmo per poter scegliere.

Il Milan non vince lo scudetto da 10 anni. Cosa vorrebbe rivedere in più della squadra rispetto allo scorso anno?
Noi abbiamo fatto più di metà stagione con un rendimento continuo, poi siamo calati un po’ soprattutto nella qualità nell’ultimo quarto di campo che non ci ha permesso di vincere il campionato. Ora dobbiamo dimostrare di avere questa continuità e di avere imparato la lezione. Le prime sette sono tutte molto forti, mi aspetto un campionato equilibrato, la differenza si potrà fare negli scontri diretti ma soprattutto facendo più punti quando giocheremo contro le altre tredici. Dobbiamo pensare che la prossima partita è la più importante. Il nostro è un modo dispendioso di giocare, ma dobbiamo essere continui in entrambe le competizioni.

Un vantaggio affrontare una squadra che ha cambiato allenatore?

Non credo. Se qualcuno poteva avere dei pensieri di un ambientamento più lungo la Lazio ha dimostrato di aver assimilato i dettami di Sarri. Sarà una partita di livello dove la qualità tecnica farà la differenza.

Quest’anno può esserci più turnover e cosa ne pensa del turnover?
Lo scorso anno una certa turnazione è saltata, nella mia testa ci sono dei cambiamenti di partita in partita, dobbiamo essere pronti a mettere in campo prestazioni di altissimo livello e ho tanti giocatori forti. E la squadra ha bisogno di prestazioni a livello mentale e fisico forti. Ci sarà bisogno. Poi dipende da tante cose, magari domani e mercoledì giocheranno gli stessi.

La gestione dei centrocampisti che dovranno affrontare Milinkovic e Luis Alberto.
Saranno duelli importanti, vincere e perdere più duelli ti permette di ottenere qualcosa in più, sono avversari molto forti ma anche i miei giocatori sono molto forti.

Francesco Iucca

Giornalista pubblicista, dal 2013 inseguo un sogno. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla lontana quelli che 'Il calcio è solo un gioco', ma Roger Federer è il mio dio. Totalmente dipendente dal calciomercato e dall'adrenalina dell'ultimo giorno. Amo la musica, cantante a tempo perso.

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