Continua a far discutere Milan-Lazio per il battibecco tra Sarri e alcuni rossoneri: interviene anche l’avvocato del club biancoceleste
In Lazio-Cagliari, Maurizio Sarri non era seduto in panchina per guidare la sua squadra nella partita poi conclusa 2-2. Il motivo è stato la squalifica di due giornate del tecnico toscano dopo la tensione a ‘San Siro’ nel match contro il Milan tra il battibecco con Saelemaekers e non solo. Sarri non ci sarà neanche contro il Torino dopo l’esito annunciato del ricorso biancoceleste, ma l’avvocato della Lazio ha spiegato cosa può succedere nelle prossime ore: “La verità processuale è scritta il rapporto dell’arbitro il quale lascia intendere che Ibrahimovic abbia aggredito Lucas Leiva e Sarri era solo intervenuto per calmare gli animi – racconta Gianmichele Gentile a ‘Radio Punto Nuovo’ -. Da lì sembra che un giocatore del Milan abbia preso in giro il tecnico, causando uno scambio verbale”.
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“Nel corridoio dello spogliatoio Sarri si lamenta con l’arbitro dicendo che non può consentire di farsi prendere in giro da un ragazzino e alla fine è stata verbalizzata una bestemmia del mister. Crediamo – prosegue Gentile, legale del club biancoceleste – ci sia stata un’esagerazione nella sanzione del giudice sportivo perché ciò che ha pronunciato non si può classificare come un gesto blasfemo”. Poi sulle indiscrezioni che vedono addirittura Sarri intenzionato a querelare l’arbitro Chiffi: “Non ne ho parlato direttamente con Sarri, ma se riesce a dimostrare ciò che ha detto potrebbe vincere. Gli danno la possibilità di fare ricorso? Noi come Lazio abbiamo denunciato l’arbitro per quello che ha riportato nel suo rapporto e si sono giustificati affermando ‘forse ha capito male’, quindi se Sarri ha bisogno di lamentarsi non deve chiedere il permesso a nessuno”.