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L’esempio di Pioli scuote Allegri: la Juve cambia

La gestione dei giovani talenti è l’esempio che Pioli ha dato alla Juve del nuovo corso di Allegri ed a tutta la Serie A

C’è un nome su tutti, quello di Brahim Diaz. Lo spagnolo è un paradigma, un modello di riferimento, un percorso da seguire. Non tanto per la rete di ieri, quanto per il modo di stare in campo mostrato in questa prima parte di stagione. Coinvolto, responsabilizzato, psicologicamente riattivo, fisicamente pronto. Stefano Pioli ha tirato fuori dal suo nuovo numero 10 tutte le caratteristiche del trequartista moderno, plasmando le qualità che hanno sempre albergato nel talento di scuola madrilena e facendone un leader tecnico della sua squadra.
Una gestione che sta avendo altri riferimenti: da Tomori a Calabria, guardando all’esplosione in attesa ed impronosticabili a queste velocità di Sandro Tonali. Il Milan non ha il suo punto di forza nell’esperienza di Ibrahimovic e Giroud, ma nella spinta anche mentale della sua next gen. La vittoria non scontata contro il Venezia è arrivata proprio attraverso questa saggia gestione delle energie di questi calciatori che rendono il Milan una delle rose più giovani d’Europa, uno degli 11 con l’età media più bassa dei principali 5 campionati continentali e una formazione assolutamente accreditata a vincere lo scudetto. Per seguire e interagire in DIRETTA sulle ultime di CalciomercatoISCRIVITI al canale YOUTUBE!
Pioli
Pioli © Getty Images

Tocca ad Allegri prendere la scia

Il sofferto successo della Juventus a La Spezia, non cambia molto lo scenario in casa Juve. Si ha la sensazione che Allegri quasi continui ad essere diffidente nei confronti dei più giovani, che non riesca a trovare quelle chiavi per renderli il fulcro della sua squadra. Inevitabilmente, si apre anche un primo scenario di possibile attrito con la società che non può non avere il massimo interesse a vedere valorizzati i propri calciatori più giovani. Tentare, ad esempio dal primo minuto ieri in Liguria, contro un avversario assolutamente alla portata, un 4-3-3 che valorizza tasse al meglio le caratteristiche dei vari Kean, Chiesa e Kulusevski, lasciando in panchina l’esterno tattico Rabiot, sarebbe stato un importante segnale di discontinuità.
Pioli ha disegnato il suo Milan per valorizzare al meglio le caratteristiche dei suoi calciatori, Allegri sembra voler trovare solo la via più semplice per i tre punti. Come ha confessato, però, lo stesso tecnico bianconero, anche allo stadio ‘Picco’ questa strada si stava schiantando di fronte al possibile 3 a 1 dello Spezia. Quello che avrebbe definitivamente chiuso la gara. Quella della Juve è stata una vittoria anche fortunata che ha dato ad Allegri un’altra chance di comprensione: perché seguire l’esempio di Stefano Pioli potrebbe non essere così sbagliato anche in casa Juventus.
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