Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha commentato la sfida persa dai suoi all’Allianz Stadium: le sue parole ai microfoni di DAZN
Intervenuto ai microfoni di ‘Dazn’, Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha commentato la sfida persa dai suoi contro la Juventus di Massimiliano Allegri.
PARTITA – “Oggi dico solo che ho visto una grande Roma: è l’unica cosa che posso dire a tutti i miei giocatori e che ho già detto nello spogliatoio. Parliamo di una sconfitta e di zero punti, ma sotto tutti gli aspetti è stata una grande squadra. Complimenti a tutti, a chi ha lavorato tanto per recuperare i giocatori che erano in campo, a loro che sono scesi in campo con qualche difficoltà fisica. Ovviamente per me una sconfitta è sempre una sconfitta, ma se guardo al progetto e alla sua natura devo guardare anche alla crescita della squadra e del suo modo di giocare: posso sbagliare e avere un’opinione diversa da voi e dagli altri, ma oggi è evidente che la squadra che meritava di vincere ha perso”.
RIGORE – “Non ho ascoltato nessuna spiegazione sul rigore: non voglio commentare perché non ho tutti i dati nelle mie mani e non ho visto, né sentito. Voglio isolarmi da questo evento e concentrarmi in tutto quello che la mia squadra ha fatto in campo. Spero che tutte le parole che noi abbiamo sentito da parte della Juventus possano uscire pubblicamente (sui complimenti ricevuti, ndr). Ho vinto qui, a Torino, qualche anno fa, senza meritare tanto, oggi ho perso nonostante avessi dimostrato che meritavamo, con le nostre qualità e con le nostre limitazioni: abbiamo fatto una partita che dimostra chiaramente la direzione che abbiamo intrapreso”.
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ABRAHAM – “Abraham è un ragazzo coraggioso, pieno di fiducia, è stato anche lui protagonista dell’azione del rigore, aveva avuto una buona iniziativa individuale pochi minuti prima ed era in un buon momento. Noi chiaramente abbiamo una lista dei rigoristi e il primo è sempre Veretout, poi il secondo è Pellegrini: Tammy è il terzo. In quel momento, però, se lui decide di tirare e si mette d’accordo con Jordan per me non è un problema. Entrambi hanno fatto un’ottima partita. Quando si giocano queste partite non si deve andare a casa con il rammarico, ma con la certezza che si è più grandi dell’avversario. Abbiamo fermato i loro contropiedi, abbiamo montato una struttura in grado di giocare alta, in pieno controllo, arginando Chiesa, Cuadrado. Abbiamo fatto tutto ciò che era sufficiente per andare a casa con dei punti”.
SERIE A – “Secondo me il nostro campionato è diverso dall’inglese e Abraham è abituato a quello, soprattutto dal punto di vista difensivo. Noi abbiamo diversi posizionamenti tattici con palla o senza palla e lui, insieme a Pellegrini, deve sapere benissimo i movimenti. Non giochiamo in contropiede, ma lavoriamo tanto a livello difensivo e Abraham sta facendo un discorso su quest’aspetto, anche a livello emotivo. Siamo felici di averlo con noi, così come siamo felici di avere tutti”.
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