Alla vigilia della sfida tra Napoli e Legia Varsavia per la terza giornata di Europa League, le parole del tecnico azzurro Luciano Spalletti
A caccia di punti per la qualificazione, il Napoli è obbligato ad una vittoria contro il Legia Varsavia nella gara valida per la terza giornata di Europa League. I partenopei, imbattuti in campionato, sono a caccia della prima vittoria nella manifestazione europea contro la capolista del girone. Le parole del tecnico azzurro Luciano Spalletti.
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GARA DECISIVA – “E’ così. Vogliamo passare il turno, non ci resta che vincerla. Nei due match precedenti non abbiamo portato a casa risultati che ci permettono di fare calcoli. Ci resta solo un risultato”.
DISTRAZIONE CAMPIONATO – “Ho avuto del tempo tra la partita e il campionato, mi resta ancora spazio per poter finire il lavoro per questa partita qui. Non si può fare diversamente. Il Legia è tosto, ha vinto anche con il Leicester e sarà bene pensare a questa partita. Chi pensa ad altre cose sbaglia riferimento. Loro sono una squadra molto brava a chiudersi, hanno ottenuto le vittorie in questa maniera, dovremo essere bravi”.
INSIGNE E I RIGORI – “Gli serve solo poterlo ribattere. Noi di rigoristi ne abbiamo tanti, si fermano sempre, si potrebbe anche invitarvi – non fosse per il periodo – per farvelo constatare. Ci sono momenti, verranno fatte valutazioni, se in un momento sente la tensione può delegare. Oggi i calciatori hanno provato, non c’è problema. Lorenzo è serenissimo, è un leader di questa squadra. Anche sbagliando il rigore, il comportamento deve essere che il Napoli può continuare a fare il Napoli. Lo ha già dimostrato tante volte, cosa altro deve dimostrare? Cambiare rigorista non ci da certezze di fare gol e si metterebbero a rischio certezze di cui non potremmo fare a meno”.
TURNOVER – “E’ offensivo, è un modo di dire che va cambiato. Va ad intaccare il livello di qualità e professionalità dei giocatori di cui parliamo. Perché poi le prime partite le hanno giocate Lobotka, Meret e Manolas, quindi si sceglie dei titolari adatti per vincere questa partita qui. Non ci deve essere nessun altro pensiero. Non ci sono calciatori di serie A e serie B nel Napoli, abbiamo una rosa di grande livello per sopperire a tutte le difficoltà”.
JUAN JESUS TERZINO – “Juan Jesus può fare il terzino sinistro, seppur con altre caratteristiche. E’ veloce, sufficientemente resistente per fare anche delle scorribande in fascia. Io mi prendo sempre tutto il tempo per fare la formazione, ma può essere che ci sia Juan Jesus in quella posizione. Si fanno delle valutazioni complessive insieme a tutto lo staff. Visto che ci sono tante partite ravvicinate, si parla con i medici, persone che hanno qualità per darci una mano per valutare le fatiche da fare e altre cose. Si mette così giù una squadra per vincere la partita, visto che noi vogliamo vincere la partita”.
NAPOLI SQUADRA PIU’ FORTE – “Non so se potrà essere la squadra più forte che ho allenato, ci sono insidie e trappole in un percorso. Bisognerà rifare la domanda alla fine. Ci sono tutti gli ingredienti perché questo diventi un Napoli fortissimo. Io sono stato fortunato perché ho avuto a che fare con grandissime squadre durante la mia carriera da allenatore. Io sono fiducioso perché vedo anche quello che fanno in allenamento. Voi vedete solo ciò che fanno in partita, per cui la vostra proposta di entusiasmo a me arriva raddoppiata perché li vedo anche in allenamento”.
OSIMHEN DIPENDENTI – “Se hai calciatori dietro come Mertens e Petagna, o come Insigne, che in quel ruolo lì ci ha giocato, ci si può fare a meno per più di una partita. Ci sono calciatori che hanno muscolature differenti, soprattutto giocatori di colore riescono a rigenerarsi in poco tempo e rifare numeri quando meno te l’aspetti. Per le qualità che abbiamo davanti, non lo farò partire titolare”.
ZIELINSKI – “Ha un piccolo problema, ma starà a riposo precauzionale in vista della Roma. Resterà fuori per non correre rischi, ma a Roma ci sarà”.
CLIMA LOZANO – “Solissimo. Qui c’è un clima ancora estivo, è uno spettacolo. Lozano ci è rimasto un po’ male, ovviamente, come sarebbe successo a tutti. Abbiamo apprezzato ancora di più come si è allenato ieri e oggi, gioioso per la vittoria”.
SEMAK – “E’ una grandissima persona, ci sono motivi oltre il calcio per la qualità del personaggio e la qualità dell’allenatore. In quel contesto lì la Juve può vincere ma troverà una squadra organizzata che sa il fatto suo”.
ARMONIA GRUPPO – “Il segreto è sempre l’intelligenza dei calciatori. Noi abbiamo a che fare con ragazzi intelligenti, professionisti veri, che sanno i loro obblighi. Non ci può essere un Napoli vincente senza i risultati di squadra”.
PRESSIONE – “Se vuoi ambire ad avere una classifica importante sono cose da gestire. Noi dobbiamo sapere che le squadre che andiamo a incontrare sono motivate dalla nostra classifica. Dobbiamo essere consapevoli e umili da lavorare ancora più in profondità. Viene involontario crederci più bravi quando fai bene, invece bisogna gestire e ragionare al contrario”.
AFFETTO DELLA PIAZZA – “Siamo costretti ad assorbire l’affetto della gente senza lo stadio pieno. Lo stadio è una spinta in più, ma ti porti sempre dietro l’affetto e l’amore della gente”.
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