Inter-Juventus è anche il confronto scontro tra società e dirigenti, che tra l’altro si conoscono benissimo e hanno sfiorato affari clamorosi
Inter-Juventus torna a catalizzare l’attenzione dell’Italia calcistica. È vero, alle 18 c’è anche un altro derby, quello del ‘sole’ tra Roma e Napoli, per certi versi altrettanto importante, ma quella di questa sera è ormai da considerarsi a tutti gli effetti il grande classico del nostro calcio.
Una storia lunghissima che accompagna questo match, dalle polemiche arbitrali, ‘calciopoli’, le stoccate a distanza, una rivalità che affonda le radici a tanti anni fa, ma anche grandi ex. Conte e Marotta sono due di questi e sono stati protagonisti dell’egemonia della Juventus spezzata, anche se poi pagata a caro prezzo. Federico Cherubini affronta per la prima volta da ‘ds’ bianconero il suo ex mentore, con cui ha trascorso 6 anni proprio a Torino.
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Marotta e Cherubini, appena arrivato dal Foligno, come racconta ‘La Gazzetta dello Sport’, si trovano subito in sintonia ed è proprio il giovane dirigente venuto dall’Umbria a farsi notare con un paio di segnalazioni mica male. Il primo è Mohamed Salah, che l’allora dirigente – che si occupava prettamente di giovani in giro per il mondo – aveva provato a bloccare in un viaggio a Basilea nel 2013. L’egiziano aveva 21 anni, pochi mesi dopo si trasferì poi al Chelsea con Mourinho, ma senza riuscire a decollare andrò prima alla Fiorentina e poi alla Roma, che lo riscattò facendo ricchi – ma non ricchissimi, col senno di poi – i giallorossi nella cessione al Liverpool. Oggi Salah è uno dei 5 migliori giocatori al mondo, campione di tutto con i ‘Reds’, e inserito tra i calciatori del secolo.
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L’altro è Kevin de Bruyne, per cui Cherubini si era mosso addirittura a Brema per strapparlo al Werder anticipando la concorrenza. Anche per il belga fu un nulla di fatto, visto che la Juventus in quel momento decise di puntare su giocatori più pronti ed esperti. Il periodo era più o meno lo stesso, KDB prima faticò e poi esplose al Wolfsburg dopo che anche in quel caso il Chelsea lo lasciò andare serenamente. E ora tutti conosciamo De Bruyne come uno dei giocatori più forti al mondo, miglior assist man del pianeta.
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