Stasera il derby d’Italia tra Inter e Juventus, ma ci sono ancora parecchi dubbi di formazione: e spunta l’identikit di mercato per i bianconeri
Il giorno è arrivato. Inter-Juventus è alle porte, stasera alle 20.45 va in scena il primo derby d’Italia della stagione. Un match dai mille significati per entrambe le squadre, dalla tradizione alla rivalità storica ma soprattutto il campo e la classifica.
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I tre punti in palio stasera sono pesantissimi. Inzaghi rischia di non poter più sbagliare dopo la sconfitta con la Lazio, un altro ko vorrebbe dire allontanarsi sensibilmente dalla zona scudetto. Idem per la Juventus, che vedrebbe comunque non vicinissima pure la zona Champions. Nel mezzo un pareggio che verosimilmente non servirebbe a nessuno.
Inter-Juve, Galeone a sorpresa: “Chiesa lo terrei fuori. E a gennaio Busquets o Benzema”
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Nel frattempo i due allenatori sono alle prese con gli ultimi dubbi di formazione, che per Allegri sono ormai i soliti e riguarda più o meno tutta la squadra. A partire dalla difesa con due da scegliere tra Bonucci, Chiellini e de Ligt. Poi gli esterni, i centrocampisti – con Rabiot ancora out – e in avanti con forfait di Kean. Da valutare è soprattutto Dybala, appena rientrato e comunque da gestire. Intanto Giovanni Galeone, ex tecnico del Pescara e grande amico di Allegri – oltre che tifosi della Juve – ha detto la sua a ‘La Gazzetta dello Sport’: “Non so chi gioca, ma direi Chiellini sicuro. Fosse per me, metterei de Ligt, Bonucci e Chiellini, più Cuadrado e Alex Sandro. E Bernardeschi, che a Max piace tanto, più di Chiesa, che è un po’ anarchico e fatica con le squadre chiuse”.
A sorpresa, quindi, Galeone andrebbe sul 3-5-2 (o 3-4-1-2) lascerebbe fuori addirittura Chiesa, al momento forse il giocatore più forte e in forma della Juventus. Poi continua: “Pensavo sarebbe diventata squadra da 4-2-3-1 ma ora ho dubbi. Di sicuro, le servirebbe un Busquets (o un Khedira, un Emre Can) e un Benzema, il mio idolo. Per vincere in Europa, come gioco, deve proporre di più. Max capisce di giocatori, anche se alcuni li ha ritrovati con idee diverse, dopo Sarri e Pirlo. Quei poveri ragazzi a volte vengono sballottati. Guardate Luis Alberto…”