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Cosa sta succedendo a Raspadori

Giacomo Raspadori, talento del Sassuolo, ha smesso di brillare. Un solo gol in campionato e tanti punti interrogativi sulla sua stagione

All’ombra di Caputo si sentiva protetto, oggi il sole scotta e Giacomo Raspadori non sa più dove ripararsi.

Giacomo Raspadori © Getty Images

Un solo gol dall’inizio del campionato, alla prima giornata, contro il Verona, e poi un digiuno che sa di pressioni, aspettative e pretese eccessive nei confronti di un ragazzo che aveva tutto il diritto di sentirsi giovane e non per forza un predestinato. Ha pagato i gol e il talento, Raspadori, ritrovandosi, adesso, a dover saldare il conto salato dei ‘previsionisti’, di chi aveva per lui immaginato e pronosticato un futuro raggiante. Non si sbagliavano, ma forse hanno anticipato i tempi. Bruciare le tappe non è sempre un bene, non è mai un obbligo, e Raspadori se ne sta accorgendo.

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Raspadori, cosa succede?

I tifosi del Sassuolo, e non solo, erano pronti a scommettere su di lui, convinti della sua esplosione dopo i tanti gol – in relazione al minutaggio – realizzati quando al centro degli elogi c’era Caputo e lui, neppure ventenne, se ne stava in panchina, aspettava il suo momento e poi sorprendeva tutti. Da quando è stato promosso a titolare, complici le convocazioni in Nazionale, Raspadori ha smesso di brillare, non segna dal primo turno, i fantallenatori lo aspettano – e l’Inter ci pensa – ma Dionisi ha già cambiato idea puntando su Scamacca come centravanti.

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Bremer a contrasto con Raspadori © Getty Images

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L’addio di de Zerbi e il cambio ruolo

Raspadori, da prima punta, è diventato trequartista dietro Scamacca e al centro tra Berardi e Boga (o Traorè). Una posizione nella quale sta provando a ritagliarsi un suo spazio. L’assist per il primo gol di Frattesi è l’unico squillo (gol a parte) di un campionato anonimo, con tante insufficienze, ricco di problemi. Tattici – l’addio di De Zerbi è stato un fattore – e psicologici. Ma il carattere non manca. Raspadori dovrà reinventarsi, dimenticare d’essere stato un ‘lampo’ ed assorbire le critiche. Ritrovandosi al buio, di nuovo, può tornare a brillare.

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