Alla CMIT TV è intervenuto Alberto Bollini, ct dell’Italia under-20, che ha parlato del percorso e di alcuni singoli
Intervenuto come ospite in diretta alla CMIT TV, il ct dell’Italia under-20 Alberto Bollini ha parlato del percorso che sta effettuando la Nazionale giovanile, di alcuni giocatori e di cosa è veramente importante per la crescita dei ragazzi.
“Siamo contenti di quanto stiamo facendo al club Italia, con l’under 20 stiamo facendo l’Otto nazioni: bella e prestigiosa la vittoria in Polonia, in Inghilterra i ragazzi hanno fatto una partita di spessore, 1-1 davanti a 7 mila persone. C’è un po’ di rammarico per l’1-1 col Portogallo, ma il prestigio di giocare questi tornei sta permettendo ai ragazzi di conquistare grande consapevolezza” ha affermato Bollini. “In Polonia abbiamo vinto da squadra, i due pari sono di grande prestigio, soprattutto in Inghilterra visto il livello molto alto. Un po’ di rammarico per il risultato col Portogallo, è mancato il guizzo dentro l’area. Sulle prossime gare ci aspettiamo grande senso del gruppo, stiamo ultimando le convocazioni che devono tenere conto dei minutaggi e della crescita dei ragazzi nei rispettivi club, obiettivo è giocare da squadra e fare calcio propositivo”.
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Sullo spazio per i giovani: “Ora i giovani cominciano ad avere spazio che meritano, c’è più coraggio, forse anche per ragioni di bilancio, ma ora ragazzi hanno più spazio e questo è fondamentale”. Sul modulo: “Il format delle nazionali giovanili è della linea difensiva a 4 ma non necessariamente, si sfruttano al meglio le abilità e le caratteristiche dei singoli, il modulo riveste fotografia tattica e espressioni e caratteristiche dei nostri giocatori, oltre a due fasi di gioco ci sono due moduli, uno attraverso fase offensiva ed uno attraverso fase difensiva. tanti allenatori riescono a sviluppare più moduli”.
Sull’importanza del contesto educativo: “L’espressione tecnica dei ragazzi abbinata a divertimento e contesto educativo dove ti senti partecipe e gratificato sono alla base della formazione di un giovane calciatore, il senso del divertimento deve sempre accompagnare. Il percorso finale è portare i ragazzi in Nazionale maggiore, ogni mese c’è un incontro e un rapporto con tutte le nazionali da under 21 a under 15 per capire come lavorare, sviluppare la mentalità giusta”.
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Su Viti e Maldini, Bollini si è espresso così: “In Nazionale abbiamo opportunità di scegliere tra tanti ragazzi, parametri sono abilità tecnica, pensiero cognitivo e minutaggio. Se un ragazzo non gioca con continuità diventa complicato, Viti è sorretto da aspetto intellettivo e morale di alto livello. Chi ha cultura, capisce senso del gioco, senso di professionalità è avvantaggiato, Daniel ha avuto crescita fisica importantissima con due allenatori che sono maestri di calcio. Viti sorprende perché complesso passaggio da primavera in A. Merito dell’Empoli nel credere in lui e merito suo, il passaggio diretto non è mai scontato e semplice”. Infine sui troppi stranieri nel campionato Primavera: “Se c’è un ragazzo dall’estero meritevole e più bravo ben venga, ma se di pari livello allora si deve puntare sui nostri ragazzi”.
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