Weston McKennie parla della prima parte di stagione suo e della Juventus. Dopo un avvio complicato, il centrocampista ha rialzato la testa
Weston McKennie è tornato, nelle ultime gare, ad essere un calciatore chiave per la Juventus di Massimiliano Allegri. Per lui, però, l’inizio è stato più che complicato.
In Serie A la Juve sta faticando e i punti di distacco dalla vetta, occupata da Milan e Napoli, è di ben 16 punti. Davvero troppi: “Stiamo cercando di riparare nel miglior modo possibile, è stato un momento difficile e lo è ancora. Personalmente, ammetto che non sia stato un buon inizio – ammette a ‘ The Athletic’ -, i primi due mesi sono stati terribili, soprattutto venendo da una stagione come quella che ho fatto l’anno scorso. C’erano molte aspettative e tanta pressione”.
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La rinascita di McKennie alla Juventus
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Rinascita – “Penso che tutte le cose che mi sono successe negli ultimi mesi hanno pesato un po’ – prosegue McKennie -, perché le mie performance si alimentano anche dal mio livello di fiducia in me stesso e da quello che sento, e nella fiducia che sento dallo staff tecnico”
Autografi in Nazionale senza mascherina – “Ho imparato tanto da quella esperienza in nazionale – prosegue McKennie -, ho avuto il merito di abbassare la testa subito dopo e pensare solo a lavorare. Tutti avevano da dire sul mio conto anche se non tutti sapevano cosa stavo attraversando, quindi il modo migliore per superare il momento è stato pensare a lavorare”.