Squalifica shock in una delle categorie minori del nostro calcio, per un veterano dei campionati
Episodio non proprio onorevole per un bomber storico del nostro calcio, tornato da capitano nella sua ex squadra che attualmente milita in una delle categorie inferiori.
L’ex attaccante di Rimini, Padova, Bari e Ternana Daniele Vantaggiato ha perso la testa dopo un’espulsione ai suoi danni durante l’ultima partita con la maglia del Livorno. Classe ’84, Vantaggiato ha una lunghissima carriera alle spalle, qualcosa come 170 gol in tutte le competizioni di cui 100 in Serie B e ovviamente tanta esperienza. Per questo sorprende la reazione al momento dell’espulsione all’86’ nel corso del match del Livorno contro il Perignano dello scorso weekend del campionato di Eccellenza, la quinta categoria. Vantaggiato, ammonito nel primo tempo per proteste, è stato espulso nel finale di partita (poi terminata 1-1) per una scivolata su un avversario.
Lì, però, l’attaccante ha perso la testa e ha reagito, come descritto nel comunicato del Giudice Sportivo della Lega Nazionale Dilettanti: “Espulso per somma di ammonizioni, dopo la notifica spingeva un proprio compagno di squadra contro il direttore di gara, facendolo arretrare di circa 1 metro, senza provocargli alcuna conseguenza lesiva. Uscendo dal terreno di gioco offendeva e minacciava l’arbitro. Sanzione aggravata in quanto capitano”. Il Giudice Sportivo ha così deciso una squalifica di ben 4 mesi che lo terrà lontano dal campo fino al 4 marzo 2022, potendo quindi rientrare solo per le ultime due giornate di campionato.
Una tegola pesantissima per il Livorno, che punta alla promozione in Serie D. Stagione praticamente finita per il capitano amaranto, tornato in Toscana dopo l’avventura di 4 anni tra il 2014 e il 2018, prima della retrocessione e la mancata iscrizione dello scorso maggio. Non solo, perché anche Igor Protti, leggenda e bandiera del Livorno, attualmente club manager è stato squalificato, per tre mesi fino al 4 febbraio 2022. “Dirigente non indicato nella distinta di gara – si legge nella spiegazione ufficiale -, accedeva indebitamente e ripetutamente al recinto spogliatoi rivolgendo al D.G. frasi irriguardose. Di poi, non autorizzato, entrava nello spogliatoio arbitrale palesando dissenso sull’operato arbitrale”.
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