Ha deluso le attese e può dire addio alla Juventus nel prossimo calciomercato di gennaio. Premier o Bundesliga, con la possibilità di uno scambio: i dettagli
Costato 35 milioni di euro, più un massimo di 9 milioni di bonus, ha però profondamente deluso le attese non riuscendo quest’anno – almeno fin qui – ad entrare nelle grazie di Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese pare abbia già dato il via libera alla cessione.
Naturalmente parliamo di Dejan Kulusevski, che finora non ha trovato grandissimo spazio (422′, 1 gol allo Zenit in Champions) dopo l’annata, la prima in bianconero, piuttosto deludente sotto la gestione Pirlo. Sullo svedese ci sono due certezze: la prima è che la Juve è pronta a disfarsene, la seconda è che piace a tanti club. Pure importanti, vedi Arsenal, Tottenham di Conte (e Paratici, colui il quale lo portò a Torino) e Bayern Monaco.
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Il classe 2000 ha un contratto fino a giugno 2025 da 2,5 milioni di euro netti. La società presieduta da Andrea Agnelli preferirebbe monetizzare incassando almeno una trentina di milioni di euro, ma sul tavolo potrebbero venir offerte delle contropartite.
Calciomercato Juventus, le contropartite per Kulusevski da Arsenal e Bayern
L’Arsenal potrebbe offrire direttamente uno scambio alla pari con uno dei giocatori non intoccabili per Arteta. Per esempio l’attaccante brasiliano, dotato di passaporto italiano, Gabriel Martinelli. Appena 339′ finora per il ventenne, giocatore sicuramente talentuoso il cui contratto (da circa 5,5 milioni netti) coi ‘Gunners’ scade nel 2024.
Il Bayern invece, potrebbe essere più convincente con una offerta da 20-22 milioni cash più il cartellino di Niklas Sule valutato intorno ai 10 milioni di euro. Con questa ‘mossa’ i bavaresi eviterebbero di perdere a zero il centrale tedesco, in scadenza per l’appunto a giugno 2022. Ai bianconeri farebbe tanto comodo un centrale, il problema è che sul 26enne ci sono tante squadre di livello internazionale, a quanto pare anche il Real Madrid, quindi potrebbe dire no al trasferimento a Torino per aspettare l’addio a zero che gli consentirebbe di strappare un ingaggio (l’attuale è di 7 milioni lordi) migliore altrove.