Tammy Abraham parla dei suoi primi mesi in Serie A e del rapporto con José Mourinho. Ecco le sue dichiarazioni
Tre gol e tanti legni colpiti, Tammy Abraham, attaccante della Roma di José Mourinho, si racconta per la prima volta al “The Telegraph” e spiega il suo impatto con la Serie A, ma soprattutto con lo Special One.
L’attaccante spiega: “Cosa mi ha insegnato in questi primi tre mesi? Mourinho mi ha insegnato a essere un mostro – ha risposto l’inglese ex Chelsea -. Una delle cose che mi ha detto è che ero troppo buono come calciatore e che dovevo mostrare aggressività quando si diventa un attaccante adulto”.
“È sempre difficile, trasferirsi e calarsi in un nuovo paese e in una nuova cultura. Ho pensato che prima mi sarei adattato e prima avrei imparato differenti tipi e stili di calcio. Sono partito per spiccare il volo”, ha aggiunto Abraham.
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I numeri però parlano di qualche difficoltà per il giallorosso ad ambientarsi in Serie A: “Non mi aspettavo che potesse essere così difficile. I calciatori sono molto intelligenti e per il modo di giocare in Italia la difesa è molto importante. Quindi per me si trattava di capire anche l’altra parte. In Inghilterra siamo abituati ad attaccare, attaccare, attaccare e devo imparare l’altra strada, come rompere le difese avversarie. Fa parte del processo di apprendimento e puoi vederlo con Lukaku e gli altri, che sono andati all’estero e sono tornati in Inghilterra, per me è questione di migliorare me stesso”, ha concluso l’attaccante.
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