Ennesima critica a Juventus, Inter e Milan sul tema della Superlega: arrivano delle dichiarazioni che faranno sicuramente discutere
La questione della Superlega ha scosso tutto il mondo del calcio. Il progetto non è ancora tramontato del tutto, ma ha trovato parecchi dissensi tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Sulla questione si è espresso anche l’AD del Sassuolo Giovanni Carnevali, intervenuto al ‘Social Football Summit’. “La Superlega non l’approvo – esordisce Carnevali – perché in qualsiasi sport c’è la meritocrazia”.
Continua: “Se vinci ottieni qualcosa, ci deve essere un sogno da realizzare. Siamo indietro anni luce rispetto agli altri. Inter, Milan e Juventus dovrebbero aiutare il nostro sistema a crescere, non guardare il resto. Certe idee che nascono da questa Superlega sono corrette, ma il sistema da cambiare deve partire dall’alto: dalla Fifa, dall’Uefa e dalla Lega“. Sull’ipotesi di un campionato a 18 squadre: “Potrebbe essere una soluzione per dare riposo ai grandi club che sono il nostro biglietto da visita”.
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Carnevali: “Berardi ha chiesto di andare via. Locatelli voleva solo la Juventus”
Carnevali, poi, fa una rivelazione su Squinzi e parla dei nazionali del Sassuolo: “Squinzi mi chiedeva spesso se compravo Messi. Era una battuta, ma anche la dimostrazione che fosse un tipo ambizioso. I giocatori del Sassuolo in Nazionale: “È una grande soddisfazione, il lavoro sta portando grandi risultati. Penso anche a Sensi, Acerbi, Pellegrini e lo stesso Locatelli. La politica di puntarci ha pagato. Quando l’Italia ha vinto l’Europeo con i nostri ragazzi è stata una gioia incredibile”.
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Su Berardi: “Per noi è fondamentale. A differenza degli anni passati, la scorsa estate ha chiesto di poter andare via. Le condizioni, però, devono andare bene per tutti e per il Sassuolo non lo erano”.
Su Locatelli e Scamacca: “Locatelli meritava la Juve. Lo abbiamo ceduto alle condizioni che volevamo noi dopo due mesi di trattativa. Manuel voleva solo i bianconeri, abbiamo avuto offerte dall’Arsenal e da altre società, ma non c’è stato niente da fare. Scamacca ha fatto un suo percorso in prestito e ora deve dimostrare quanto vale. Ora è un po’ più in difficoltà rispetto agli altri . Si vede che non è stato con noi negli ultimi anni, ma diventerà un grande giocatore”.