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Mancini senza paura: “Se stiamo bene, possiamo incontrare chiunque”

Dopo lo 0-0 con l’Irlanda del Nord, il ct dell’Italia Roberto Mancini è intervenuto in collegamento video da Jesi durante il Social Football Summit 2021, nel panel conclusivo dedicato al libro di Marino Bartoletti ‘Il Ritorno degli Dei’

A poche ore dall’amarissimo 0-0 contro l’Irlanda del Nord che ha condannato l’Italia ai playoff per il Mondiale, il ct azzurro Roberto Mancini è tornato a parlare proprio della partita di ieri, dei problemi incontrati in queste settimane e non solo.

Mancini
Mancini (Calciomercato.it)

Ospite al Social Football Summit 2021, in collegamento video da casa sua a Jesi, nel panel dedicato alla presentazione del libro di Marino Bartoletti ‘Il Ritorno degli Dei’, sono arrivate le parole del tecnico: “Pensavamo di essere già qualificati a questo punto, ma bisogna accettare il verdetto del campo quando è negativo. Abbiamo ancora delle possibilità e ce le giocheremo”. Bartoletti scherza con Mancini: “Ho letto che non ti sei trovato bene in Irlanda del Nord…” E l’allenatore della Nazionale, sorridendo, risponde: “No, ci siamo trovati bene ma è stata una partita negativa quindi la cataloghiamo come meta più difficile. Da giocatori e allenatori abbiamo vissuto situazioni simili, sono momenti in cui le cose non vanno bene. Cerchi di fare il massimo ma magari non sei in grandi condizioni. Continuo a essere ancora molto fiducioso, magari tutto questo ci darà qualcosa in più per dire la nostra”.

Poi ancora spazio a un po’ di simpatia con i consigli del papà di Mancini: “Mi ha detto ‘mi raccomando alla difesa’. Siamo qui, dopo 40 partite con una sola sconfitta. Bisogna pensare sempre in modo positivo. Se c’era un momento in cui doveva andare non bene, forse meglio accada adesso che a marzo o al Mondiale. Ci possono essere dei momenti di rilassamento, ma il problema è stato anche avere tanti infortunati in un momento decisivo. Per rendere al massimo bisogna trovare continuità”.

Italia, Mancini: “Dobbiamo trovare sempre soluzioni”

Roberto Mancini
Mancini © LaPresse

Hai ancora qualche bel coniglio nel cilindro? “Dobbiamo cercare di trovare sempre delle soluzioni, magari giocatori più giovani che possono venire buoni tra un anno. Dipende anche da loro, dovrebbero magari giocar dei più e fare esperienze importanti. Quando è stata sorteggiata la Svizzera sapevo che sarebbe stato difficile, non pensavo però di andare agli spareggi. E’ stata più tosta del previsto. Ora dobbiamo migliorare le forze e prepararci per marzo. L’Europeo? Lo hanno vinto i ragazzi, sono stati bravi a credere nelle loro qualità, sapendo che per vincere dovevano fare il massimo, quindi il merito è prevalentemente loro”.

Mancini continua: “Cosa mi fa essere ottimista? La squadra è ottima, non ha vinto l’Europeo senza meritarlo, per caso o perché si è difesa, ma perché ha strameritato contro squadre sulla carta più forti. Ci sono momenti in cui non si riesce a dare il 100%. È troppo semplice parlare dopo, lascia il tempo che trova. Non dobbiamo cercare scuse, sappiamo che potevamo fare di più, ce la siamo complicata da soli. Con la Svizzera non abbiamo subito quasi per niente, purtroppo i rigori si sbagliano e li sbaglia chi li tira. Ai rigori abbiamo vinto Mondiali e l’Europeo, può capitare. Se mi hanno ritirato la laurea stanotte? Non so se ci stanno pensando (ride, ndc)”.

Poi il focus si sposta sul libro di Marino Bartoletti, che parla anche di Maradona e Paolo Rossi: “Abbiamo giocato quasi sempre contro in quegli anni. Paolo era un ragazzo, al di là del campione, straordinario, una persona meravigliosa – dice Mancini -. Per questo è stato il dispiacere più grande. Maradona era un ragazzo per bene nonostante tutto, davvero per bene e questo lo dicono anche i suoi compagni di squadra e uno dei migliori al mondo”.

Italia, Mancini e i playoff: “Eviterei il Portogallo”

E ai playoff? “Se noi arriviamo a marzo con tutti i giocatori convocabili a disposizione possiamo incontrare chiunque, non è un grande problema. Se devo togliere qualcuno dico Portogallo, sarebbe dura per entrambe. Ma per il resto possiamo incontrare chiunque. Se ho fatto in tempo ad andare in bici? No, siamo tornati stamattina all’alba, era difficile andare. Cosa farò in questi mesi? Vedrò partite, qualche riunione, cercheremo di trovare e fare qualcosa di buono. Ma non ci abbatteremo per quello che è successo in questa settimana”.

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