Alessandro Iori ha parlato della prossima giornata di Serie A che vede due big match: Inter-Napoli e Lazio-Juventus
Riparte la Serie A con due big match come Inter-Napoli e Lazio-Juventus. A parlarne alla CMIT TV è Alessandro Iori che si sofferma sulla sfida tra biancocelesti e bianconeri: “Ci sono pochissimi margini d’errore. Per la Juve è tardissimo per lo scudetto, ma è comunque uno scontro diretto. La sosta per le Nazionali porta nuove incognite, è una gara delicata. Se poi aggiungiamo il duello tra Juve e Sarri e tra Sarri e Allegri, i temi non mancano”.
Iori ha poi continuato: “Ho apprezzato l’analisi di Ambrosini sulla Juventus: è una squadra difficile da mettere in campo, non ha ancora un assetto definitivo e gli equilibri sono difficili da trovare. Chiesa e Dybala sono i due più forti ma anche i più complicati da inserire e da far rendere al massimo senza sbilanciare la squadra. Il centrocampo della Juve è difficile da mettere in campo, già lo scorso anno qui c’erano i principali problemi. La Juve non ha potuto rifondare, Locatelli è stato un innesto importante ma non decisivo. Forse il centrocampo della Lazio ha più qualità ”.
Iori su Fiorentina-Milan e Inter-Napoli
Iori ha poi continuano parlando di Fiorentina-Milan: “Credo che per Pioli sia una gara speciale, a Firenze ha lasciato un’impronta di umanità straordinaria. E’ un allenatore che ha avuto una brillantissima carriera, ma a cui manca l’acuto definitivo e credo stia lavorando in quella direzione. Ha ormai una sua credibilità ad altissimo livello. La Fiorentina mi piace molto, abbiamo visto crescere Italiano dalla B alla Serie A con lo Spezia, l’invito è di pazientare, fino ad ora non ha avuto mezze misure, la squadra ha fatto buon numero di punti e le squadre di Italiano tendono poi a crescere, può essere una squadra destinata a crescere nella seconda metà di campionato e può essere la variabile impazzita”.
Infine, Inter-Napoli: “A San Siro Inter-Napoli era sempre la gara in cui ti attendevi il salto di qualità del Napoli ed era sempre puntualmente il momento del ridimensionamento, mentre al San Paolo era quasi sempre il Napoli a fare lo sgambetto. E’ una gara molto aperta, è un bellissimo esame. Il Napoli ha avuto un rallentamento con il Verona, ma quale miglior stimolo per una ripartenza che non il confronto con l’Inter? Può dare una dimensione esatta delle due squadre. Se Inter riduce il gap è un conto, se si allargasse si prospetterebbe una corsa scudetto a due”.