Stephan El Shaarawy è tornato a parlare a pochi giorni dalla ripresa del campionato: da Mourinho al ritorno in Nazionale e gli obiettivi
Stephan El Shaarawy si è raccontato a 360 gradi. Il Faraone è stato uno dei giocatori migliori della Roma in questa prima parte di stagione, secondo marcatore assoluto della squadra dopo Lorenzo Pellegrini. Dopo l’avventura in Cina, il classe ’92 è tornato in giallorosso a gennaio e, dopo le difficoltà della scorsa stagione, è stato subito tra i più in forma.
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“Io mi sento più in forma, ma come squadra dobbiamo rialzarci per tornare quelli che eravamo a inizio stagione”, le parole di El Shaarawy al sito ufficiale della Roma. E il ritorno nella capitale è stato emozionante: “È come se non me ne fossi mai andato, l’affetto non è mai. Quando me ne sono andato l’ho capito ancora di più: qui avevo trovato una famiglia. Spero davvero di rimanere a lungo, perché mi trovo bene e mi sento a casa”.
El Shaarawy: “Arrivo Mourinho inaspettato, c’è fiducia. E sogno di tornare in Nazionale”
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Chiarissime le parole del Faraone giallorosso, ex giocatore di Milan, Genoa e Shanghai Shenhua. L’esterno della Roma ha ovviamente parlato delle sue sensazioni all’annuncio dell’ingaggio di Mourinho: “Era del tutto inaspettato. Ma poi ho capito che la società stava lavorando su un progetto serio e ambizioso. È un progetto a lungo termine, è vero, ma noi siamo professionisti, avere un allenatore come lui ti stimola tantissimo. È un grande motivatore e ha creato un rapporto con tutti qui a Trigoria, non solo con i giocatori. È un piacere ascoltarlo, sa caricarti nella maniera giusta. Ha un contratto di tre anni e speriamo di averlo più a lungo possibile con noi”.
Un pensiero anche sull’inizio altalenante della Roma, partita bene e poi calata vistosamente: “C’è grande fiducia, ho 29 anni e so come vanno certe cose. Quando un progetto parte ci sta di avere qualche battuta a vuoto. I Friedkin hanno preso uno degli allenatori più forti di sempre e non hanno esitato a investire su un calciatore del calibro di Abraham. Non era semplice gestire la situazione, perché dovevano sistemare diversi calciatori fuori rosa. Ogni giorno ci fanno capire quanto sia importante arrivare in Champions”. E infine il sogno: “Ritrovare la Nazionale, ora ci sono anche i playoff e per me essere lì a marzo sarebbe una bella soddisfazione. Se ci arriverò, vorrà dire che avrò fatto molto bene con la Roma e mi auguro che questo accada”.