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PAGELLE E TABELLINO GENOA-ROMA: chiedimi se sono Felix! Afena show a Marassi

Pagelle e tabellino di Genoa-Roma, match valido per la 13esima giornata di Serie A 2021/22

Afena-Gyan © LaPresse

GENOA

Sirigu 6: fulminato da Mkhitaryan, incolpevole, nel primo tempo e salvato dal Var. Poi praticamente mai impiegato, difficile pure il tiro di Afena-Gyan, ben indirizzato e potente.

Masiello 5,5: buona attenzione, anche se rischia troppo in alcune uscite. Nel primo tempo su El Shaarawy l’errore è grave, soprattutto per uno esperto come lui. Poi si incolla ai difensori, è attento e preciso ma non basta.

Vasquez 6,5: sui calci piazzati è uno dei più pericolosi, per il resto gioca una partita positiva e attenta. Cerca di impostare, è intraprendente. Da quella parte arrivano comunque i pericoli maggiori, è sollecitato ma tiene botta. Quasi mette a segno pure l’assist vincente per Sturaro con un ottimo pallone.

Biraschi 6: coriaceo, si incolla bene ad Abraham e anche in difesa non mai paura di sporcarsi le mani. Lotta e corre, il ko è una beffa anche per lui. Dall’84’ Bianchi sv

Sabelli 6: nel primo tempo è uno dei pochi a tentare a volte la sortita offensiva in un Genoa poco coraggioso. Cerca di fare tutto, gli riescono bene entrambe le fasi costringendo El Shaarawy a stare più basso in alcuni frangenti. Dall’84’ Ghiglione sv

Badelj 5: non perfetto in tante giocate, avventato e in ritardo. Un po’ in affanno davanti alla difesa, poi si ricompone e risulta prezioso anche lui con la sua intelligenza. Si fa saltare secco da Mkhitaryan in maniera troppo facile. Dal 90’ Galdames

Sturaro 5,5: fa tanto lavoro più sporco rispetto ai compagni, fa avanti e indietro senza mai risultare troppo in mostra. Prezioso. Poi però va in affanno, ha sui piedi il gol del vantaggio ma si fa rimontare da El Shaarawy. Dal 90’ Buksa

Rovella 6: partita completa, con qualità e tantissima quantità applicata. Sbaglia pochissimo, sta diventando un giocatore davvero importante, migliorato anche a livello di gestione. Cala vistosamente alla distanza, ma comprensibile.

Cambiaso 5,5: più guardingo rispetto al solito, Karsdorp è un cliente scomodo. Gara più complicata per lui perché deve staare attento anche in area e con un’ammonizione precoce sul groppone. Però non attacca praticamente mai, coraggio zero.

Pandev 5,5: gli arrivano pochissimi palloni giocabili, la partita è quella, di grandissima sofferenza e sacrificio. Da grande professionista si mette a disposizione, ma tiene pochi possessi. Dal 63’ Hernani 5,5: fa fatica, Sheva gli chiede di tenere palla ma non è così facile.

Ekuban 6,5: si sacrifica parecchio, pulisce tanti palloni sporchi, si fa vedere ovunque e a volte sembra ce ne siano due in campo. Va a lottare anche con Mancini e Ibanez di testa, fa un po’ di tutto. Ammirevole.

All.: Shevchenko 5: cerca di arrabbattarsi con quello che ha, ovvero poco e niente. Il Genoa è vicino allo zero in attacco, ma non si può pretendere forse di più. Il Grifone ha comunque molto poco coraggio, spera e prega nello 0-0 dal primo all’82’ ma non basta. Rimandato per forza di cose.

ROMA

Rui Patricio 6: spettatore pagato, anche se poi deve risultare importante sul pallone di Vasquez per Sturaro, salvato anche da un super El Shaarawy.

Kumbulla 6: un passo in avanti rispetto alle ultime uscite, più sicuro, anche se stasera non è un’impresa visto che il Genoa è praticamente nullo in attacco. Dall’87’ Smalling sv

Mancini 6: si sgancia spesso in avanti, si propone anche se non con grandissima convinzione. Per il resto vive una serata comunque tranquilla.

Ibanez 6,5: il migliore in difesa, perché Ekuban attacca dalla sua parte ma lui è molto bravo a sfidarlo sia fisicamente che in velocità. In crescita.

Karsdorp 6: con esterno a tutta fascia sembra un po’ più libero di attaccare con continuità. La sensazione nel primo tempo è che i pericoli potessero arrivare soprattutto da lui, si inserisce tante volte ma manca sempre il soldo per fare la lira, un po’ come a Venezia. Resta tra i più positivi.

Pellegrini 6: non sta benissimo e si vede, qualche apprensione la crea a livello fisico ma Mourinho non può farne a meno mai. Non è brillante come al solito, cerca di muoversi tanto ma trova pochi spazi. Tiene duro fino alla fine. Dal 93’ Bove sv

Veretout 5: il motorino è inceppato, con quello che gli chiede Mourinho è totalmente fuori dal suo mondo. Viene ormai ammonito con grande puntualità, oggi viene graziato perché prende il pallone con la mano in maniera volontaria in caduta e il fallo era davvero blando. Incide pochissimo in entrambe le fasi.

El Shaarawy 6,5: il salvataggio su Sturaro dentro la porta vale punti, senza se e senza ma. È sempre tra i più attivi, Mourinho gli chiede tanto sacrificio e lui lo ripaga a dovere, senza fare un fiato e anzi risultato comunque tra i migliori. Poche occasioni vere per lui.

Mkhitaryan 7: un passo avanti rispetto all’andazzo del resto di stagione. In quella posizione centale è più nel vivo, tocca tanti palloni e si sente più coinvolto. Questo si traduce nelle tante occasioni avute dall’armeno: la prima la butta dentro alla grande, ma è sfortunato per il tocco di Abraham. Poi si prepara bene, ma manca ogni volta la mira. E non è un dettaglio. Decisamente meglio come assist man.

Abraham 4,5: sembra un corpo estraneo. Cerca posizioni in giro per il campo, si allarga e lì un paio di volte riesce a incidere di più. Robetta. Impreciso nelle sponde, mal posizionato in area, come se non sapesse cosa deve fare. Neanche fortunato quando nel primo tempo vanifica il bel gol di Mkhitaryan.

Shomurodov 5: male perché l’occasione forse più grande ce l’ha sui piedi lui sul pallone di Mkhitaryan ma la spara altissima. Poi pochissimo altro, si pesta i piedi con Abraham invece di svariare di più sul fronte offensivo. Dal 75′ Afena-Gyan 9: entra e spacca la partita, poco da dire. Si fa trovare al posto giusto al momento giusto, colpisce con cattiveria e precisione regalando tre punti di un’importanza clamorosa. Poi nel recupero un gioiello inestimabile, pazzesco. L’ha decisa lui. Messaggino a Zaniolo…

All.: Mourinho 6: salvato da un ragazzino di 18 anni, quest’è, contro il Genoa B terzultimo. La Roma non tira quasi mai in porta, negli ultimi 25 metri la Roma sembra non avere idea di cosa fare. Rivoluziona la squadra riportando Pellegrini in mediana con Mkhitaryan più centrale e almeno dall’armeno i frutti arrivano. Lascia Zaniolo a prendere freddo in panchina, un bel messaggio a tutto l’ambiente. Il merito è quello comunque di credere in Felix Afena-Gyan e non è scontato.

Arbitro: Irrati 6: zero episodi o quasi. Vede benissimo sul gol di Mkhitaryan, aiutato dal Var. Per il resto tutto tranquillo.

Il tabellino di Genoa-Roma 0-2

Ammoniti: Cambiaso (G), Veretout (R)

Marcatori: 81′ Afena-Gyan (R), 94′ Afena-Gyan (R)

GENOA (3-5-2): Sirigu; Masiello, Vasquez, Biraschi (84’ Bianchi); Sabelli (84’ Ghiglione), Badelj (90’ Galdames), Sturaro (90’ Buksa), Rovella, Cambiaso; Pandev (63’ Hernani), Ekuban. A disp.: Semper, Marchetti, Vanheusden, Touré, Melegoni, Kallon, Behrami. All.: Shevchenko.

ROMA (3-4-1-2): Rui Patricio; Kumbulla (87’ Smalling), Mancini, Ibanez; Karsdorp, Pellegrini (93’ Bove), Veretout, El Shaarawy; Mkhitaryan; Abraham, Shomurodov (75’ Felix).  A disp.: Fuzato, Boer, Tripi, Diawara, Darboe, Zaniolo, Carles Perez, Zalewski, Borja Mayoral. All.: Mourinho.

Arbitro: Irrati Guardalinee: Tegoni e Di Gioia IVuomo: Manganiello Var: Pairetto Avar: Alassio

Ammoniti: 32’ Cambiaso, 40’ Veretout, 49’ Cardini, 54’ Badelj, 78’ Sabelli, 90’ Felix

Francesco Iucca

Giornalista pubblicista, dal 2013 inseguo un sogno. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla lontana quelli che 'Il calcio è solo un gioco', ma Roger Federer è il mio dio. Totalmente dipendente dal calciomercato e dall'adrenalina dell'ultimo giorno. Amo la musica, cantante a tempo perso.

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