La Juventus esce a pezzi dalla gara di Champions League con il Chelsea, giudizio impietoso sulla squadra di Allegri
Si sapeva che sarebbe stata una gara difficile per la Juventus, quella contro il Chelsea. Ma quasi nessuno avrebbe potuto immaginare una disfatta totale come quella che si è materializzata a ‘Stamford Bridge’.
Il 4-0 incassato fotografa alla perfezione la prestazione disastrosa fornita dai bianconeri contro i campioni d’Europa, apparsi superiori in ogni fondamentale e anzi di una categoria differente. Ci sono ancora speranze di conquistare il primo posto nel girone di Champions League all’ultima giornata, ma quanto emerso nella serata londinese impone degli interrogativi sull’effettivo valore di questa Juventus.
Juventus, così non si vince: “Deficit strutturali, carovana svogliata”
L’editoriale di stamani del ‘Corriere dello Sport’, a firma di Alessandro Barbano, tratteggia un ritratto impietoso. “E’ una Juve piccola piccola che naufraga di fronte al Chelsea, l’idea della Superlega cessa di essere una provocazione e diventa una millanteria – si legge – I limiti dei bianconeri non sono incertezze di stagione ma deficit strutturali”.
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Nessuna possibilità per Allegri di ottenere particolari risultati: “Può ricorrere a tutta l’astuzia che vuole, ma difficilmente vincerà la mediocrità che affligge la sua squadra – prosegue Barbano – Il centrocampo è slabbrato e inconcludente, solo Locatelli è all’altezza del compito. Inadeguati Rabiot e Bentancur, Alex Sandro è l’ombra di qualche anno fa. Il Chelsea dilaga, l’errore di McKennie nel finale esprime la goffaggine di una squadra di mezza classifica. Non è una serata, ma la logica conclusione di una carovana raccogliticcia, svogliata e strapagata. La Juve deve farsi una ragione del fatto che la transizione richieda un cambio radicale di uomini e metodi”.