Un match molto importante quello che attende la Roma in Conference League: gioie e ansie dalla rifinitura per Mourinho, la situazione
La Roma è tornata ad allenarsi stamattina a Trigoria per la rifinitura prima della sfida con lo Zorya, decisiva per il passaggio del turno in Conference League. “Se vinciamo siamo dentro, se perdiamo siamo fuori”, ha sottolineato Mourinho in conferenza stampa. La situazione a livello di infermeria sembra essere migliorata, oggi si sono rivisti in gruppo sia Vina che Calafiori ma è difficile che il portoghese li rischi dal primo minuto, visto che il periodo è particolare e decisivo.
L’emergenza rimane, almeno Smalling dovrebbe tornare titolare dopo più di tre mesi, accanto a Mancini e Ibanez nel 3-4-1-2 delle emergenze, ma che potrebbe comunque trovare continuità dopo i discreti risultati di queste ultime partite. Karsdorp ed El Shaarawy vanno verso la conferma con Veretout e Darboe in mezzo al campo (Cristante e Villar sono ancora out per Covid). Non è comunque affatto escluso il ritorno alla difesa a quattro, magari proprio con il rientro di uno tra Vina e Calafiori, risparmiando qualche minuto a uno tra Mancini e Ibanez.
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Tornerà dall’inizio anche Nicolò Zaniolo, in panchina nelle ultime due partite di campionato. Da lui ci si aspetta parecchio, uno squillo, una reazione, soprattutto dopo che i segnali sono arrivati da Mkhitaryan. “Mi aspetto tanto da tutti, non solo da lui, per me con quell’esultanza è come se a Genova avesse giocato 90 minuti”, ha detto Mourinho. Non è proprio così, perché Zaniolo resta un po’ contrariato per il periodo, dovrà cercare di trasformarlo in benzina per tornare al gol e incidere sulla partita. Dentro ancora Abraham, verosimilmente vicino a Shomurodov.
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Un po’ di ansia oggi c’è stata per Mkhitaryan, colpito in scivolata da Boer nelle esercitazioni di possesso palla stretto, proprio al termine dei 15 minuti di allenamento aperti alla stampa, interrotti rapidamente proprio al momento del contatto. Qualche ansia anche da Mancini, che a un certo punto della stessa esercitazione si è toccato l’adduttore della coscia destra. Al momento non ci sono comunicazioni né segnali negativi sia dall’armeno che dal centrale azzurro. Tutto in ordine pare, ma Mourinho incrocia comunque le dita per sicurezza.
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