Atalanta
Bologna
Cagliari
Como
Empoli
Fiorentina
Genoa
Inter
Juventus
Lazio
Lecce
Milan
Monza
Napoli
Parma
Roma
Torino
Udinese
Venezia
Verona

Juventus, la richiesta shock: “Retrocessione e revoca degli scudetti!”

La Juventus nel mirino per il caso plusvalenze, proseguono le indagini mentre si fa largo una richiesta clamorosa per i bianconeri

Momento davvero delicato per la Juventus, in campo e fuori. I bianconeri di Allegri, sconfitti dall’Atalanta, si allontanano dalla zona Champions e vedono materializzarsi scenari complicati in campionato. Ma, come noto, non c’è solo questo.

Agnelli
Andrea Agnelli © LaPresse

A turbare l’ambiente, c’è anche il caso plusvalenze, con le indagini in corso da parte della Guardia di Finanza e della Procura di Torino. In esclusiva a Calciomercato.it, l’avvocato Autieri ci ha illustrato i possibili rischi penali e sportivi per la Juventus. Intanto, però, si levano voci indignate contro l’operato del club.

Juventus, il Codacons all’attacco sul caso plusvalenze: “Impianto accusatorio gravissimo”

dirigenza Juventus
La dirigenza della Juventus © LaPresse

In particolare, si fa sentire il Codacons, associazione in difesa dei consumatori, con un comunicato molto duro in cui chiede, se le accuse venissero confermate, la retrocessione della Juventus e la revoca degli ultimi scudetti vinti. “La lecita concorrenza tra club italiani risulterebbe falsata – si legge – A tutela dei tifosi ingannati, presenteremo un esposto all’Antitrust e alla Procura Federale”.

LEGGI ANCHE >>> Caso plusvalenze, Moggi: “Attaccare la Juventus è lo sport nazionale”

“L’impianto accusatorio è molto grave e getta una luce sinistra sugli ultimi campionati di calcio – dichiara Marco Donzelli, presidente del Codacons – Se la Juventus dovesse essersi illegittimamente avvantaggiata sui club rivali con operazioni di questo tipo allora verrebbe meno la regolarità degli ultimi tornei. In tal caso, occorrerà intervenire per sanzionare i responsabili. Al di là delle responsabilità individuali, il club non potrà andare esente da punizione”.

Gestione cookie