Milan che perde la vetta della classifica dopo la sconfitta col Sassuolo, il commento al momento dei rossoneri e le colpe di Pioli
Seconda sconfitta consecutiva in campionato per il Milan dopo quella con la Fiorentina. I rossoneri affondano anche a San Siro con il Sassuolo e perdono la vetta della classifica.
Una giornata da dimenticare per la squadra di Pioli, che ha subito una lezione di gioco dai neroverdi di Dionisi. Campanelli d’allarme da non sottovalutare per il tecnico, dopo un avvio di torneo scintillante. C’è una pausa fisiologica ma anche dell’altro, dietro il momento del Diavolo.
Milan, Sconcerti all’attacco: “Senza responsabilità personali non si va lontano”
Non mancano le critiche, nell’editoriale a firma di Mario Sconcerti sul ‘Corriere della Sera’. Il primo a essere chiamato sul banco degli imputati è proprio Pioli: “Una piccola incuria nel tenere fuori Kessie e Tonali, ma è una spiegazione solo parziale, c’erano anche a Firenze. Non cambiò molto”.
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E’ un Milan stanco secondo Sconcerti: “Se vinci in Champions e perdi in campionato contro avversari medi, la diagnosi è chiara: sono le motivazioni a farti correre quando serve, il resto è un porto nella nebbia. Il Milan sbaglia tanto e gli spazi si allargano, servirebbero attaccanti gelidi che non ci sono in questo momento”. Anche i giocatori devono dare di più: “Senza responsabilità personali, non c’è rimedio alla stanchezza, a parte il riposo”.