Gianluigi Donnarumma è finito molto lontano dal podio nella classifica del Pallone d’Oro, ma è stato nominato miglior portiere dell’anno: un premio che non è andato giù a qualcuno
Gianluigi Donnarumma vince il suo primo vero riconoscimento individuale a livello internazionale. O il secondo, se contiamo il premio come miglior giocatore di Euro 2020 con tanto di titolo di campione d’Europa. Decimo nella classifica finale del Pallone d’Oro, il portiere del PSG ha però vinto il Trofeo Yachine 2021 come miglior estremo difensore dell’anno.
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Dietro di lui sono finiti tanti top player, a partire da Edouar Mendy del Chelsea e Jan Oblak dell’Atletico Madrid, che hanno chiuso il podio. “Siamo orgogliosi di vedere Gianluigi vincere il Trofeo Yachine. Alzare questo trofeo all’età di 22 anni è un traguardo straordinario e siamo sicuri che contribuirà notevolmente al successo del progetto del Paris Saint-Germain nelle stagioni a venire”, le parole del presidente Al-Khelaifi ai microfoni de ‘L’Equipe’.
Trofeo Yachine, Donnarumma batte Mendy. Beye: “Solo perché gioca nel Senegal”
Ma c’è chi non ha proprio digerito la vittoria di Gianuigi Donnarumma, soprattutto perché arrivata sul portiere del Chelsea Mendy, che ha giocato una stagione incredibile con i Blues coronandola con la vittoria della Champions League. Ma i 170 giornalisti chiamati a votare gli hanno preferito appunto l’ex Milan: “Era già scritto da anni. Ed è una cosa che dico anche alla Fifa, che sui social mette Mendy senza maglia, in secondo piano e nascosto. È la realtà, smettiamola di essere ipocriti”, ha tuonato Habib Beye, corrispondente per ‘Canal +’ per l’Africa ed ex calciatore senegalese che ha giocato anche con PSG, Marsiglia, Newcastle e Aston Villa.
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Poi Beye snocciola anche le statistiche a confronto, con 28 clean sheets su 50 partite per Mendy e 20 in 54 per Donnarumma: “È un numero molto più importante quello di Mendy, che nella sua stagione ha avuto complessivamente più successi di Donnarumma. Che è stato premiato per un mese (quello dell’Europeo, ndc) e una stagione non male al Milan, ma quella di Mendy è stata in assoluto migliore, oltre ad aver vinto la Champions”. Secondo Beye la colpa è anche della mancanza di notorietà della nazionale del Senegal, l’estremo difensore del Chelsea è vittima della poca considerazione e copertura del calcio africano.
“Perché valorizzare l’Europeo più della Champions? Dove sta l’anno eccezionale? Un anno è di dodici mesi, non di un mese di competizione. Smettiamola con questa ipocrisia. Nei 12 mesi Mendy è stato il migliore d’Europa, non c’è discussione – continua Beye -. Non ha vinto perché è africano e senegalese e la sua nazionale non brilla come l’Italia a livello mediatico. Questo vuol dire che un nazionale africano, ma anche polacco come Lewandowski, non è riconosciuto come un nazionale europeo o italiano”.