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Tra Mihajlovic e Zaniolo: i messaggi di Mourinho prima di Bologna-Roma

Trasferta a Bologna per la Roma di Josè Mourinho: le parole del tecnico portoghese nella conferenza della vigilia

Da Mihajlovic a Zaniolo, passando per la lotta al quarto posto e il recupero di Cristante: Josè Mourinho affronta diversi temi nella conferenza stampa alla vigilia di Bologna-Roma.

Mourinho
Mourinho © LaPresse

Il tecnico portoghese parte delle opportunità nate dai tanti problemi: “Serve un gruppo che vuole far bene. Calciatori che non giocano molto, come Diawara, ma che si allenano con professionalità. Questo fa giocare tutti con grinta, con amicizia. Come Kumbulla: è entrato solo un minuto per marcare Milinkovic ed è uscito felice perché ha aiutato la squadra”.

QUARTO POSTO – Una squadra che è in piena lotta per il quarto posto: “Per qualche motivo siamo lì. Inter, Atalanta e Milan erano in queste posizioni già lo scorso anno e lo sono anche in questa stagione. Stessa cosa per il Milan. Se riusciamo a stare vicino è ovviamente un bene ed è più motivante”.

EL SHAARAWY E ZANIOLO – Mourinho parla anche di alcuni singoli come El Shaarawy e Zaniolo: “Stephan a destro non lo abbiamo mai provato, ma se ci fosse la necessità riuscirebbe a farlo bene. Si sente giocatore, stando in Cina perde un po’ il livello di gioco ma sta crescendo e sta facendo molto bene. Zaniolo mezzala? Essere disponibili è importante. Serve trovare qualcosa di fattibile: Zaniolo non può giocare come terzo in difesa, ma come 10, come mezzala e come punta unica sì. Può fare tutto con voglia, empatia, mentalità. Vediamo ora che abbiamo perso Pellegrini fino al 2022: vediamo che accade, magari recuperiamo Cristante”.

Bologna-Roma, dubbio Cristante: Mourinho spiega

Mourinho
Mourinho © LaPresse

CRISTANTE – Proprio sul centrocampista dice: “Vediamo se riusciamo a recuperare lui o Villar. Sono indisponibili da 13-14, non hanno sintomi: si stanno allenando bene in isolamento. Aspettiamo per vedere se possono giocare o no”.

MIHAJLOVIC – “Non serve ringraziarmi, quello che ho fatto l’ho fatto con il cuore. E’ un amico di un amico mio (Stankovic) e quindi è amico mio. Siamo personaggi pubblici, i nostri comportamenti positivi hanno un’influenza su molte persone: Mihajlovic l’ha avuta per chi ha sofferto del suo stesso problema. Ha dimostrato grande coraggio, non si è nascosto e ha continuato a lavorare: è un grande esempio e devo ringraziarlo per il coraggio trasmesso”.

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