La Figc studia la soluzione che possa porre fine alla questione plusvalenze “a costo zero”: potrebbe essere attiva già dalla prossima stagione
La Procura e le autorità continuano a scavare nei meandri delle plusvalenze di Serie A. L’operazione ‘Prisma’ è ormai in pieno corso di svolgimento, sotto la lente sono finite soprattutto la Juventus ma anche potenzialmente altre società di Serie A. La questione delle plusvalenze non può però essere considerata cosa recente, ma è un modus operandi che da anni è diventata parte integrante del sistema calcio.
E con l’emergere di dubbi e controlli vari, anche la Federcalcio ha deciso di trovare in fretta una soluzione. Magari con una riforma già attiva dalla prossima stagione 2022/23. Come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, infatti, si sta muovendo il fronte politico-sportivo proprio alla luce del caos plusvalenze, per cui la Figc sta portando avanti l’iter e il progetto per riformare il sistema calcio, con l’obiettivo di approvare e introdurre una nuova norma ancora più specifica sul tema, attiva già nella prossima stagione calcistica.
Riforma Figc: stop alle plusvalenze senza reale flusso di denaro
Nello specifico, in sede di iscrizione ai campionati, nella voce ricavi non saranno più prese in considerazione le plusvalenze cosiddette “a costo zero”, ovvero quelle senza flusso di denaro. Saranno quindi considerate solo quelle con un reale passaggio di denaro, un versamento cash. Il che vuol dire stop allo scambio di cartellini con valutazioni, anche e soprattutto di giovani, potenzialmente ed eventualmente più alte di quanto sarebbe congruo. Un esempio, come riporta la ‘Rosea’ oggi in edicola, è l’operazione Rovella tra Juventus e Genoa: 18 milioni ai rossoblù ‘pagati’ dai bianconeri con i cartellini dei giovani Portanova e Petrelli, valutati rispettivamente 10 e 8 milioni. Il primo ha giocato 31 minuti in stagione, il secondo è andato in prestito all’Ascoli in Serie B ma ancora non ha esordito.