Nessuna protesta, ma dialogo: il Napoli in contatto con i vertici arbitrali, tra la squalifica di Spalletti e lo sguardo al futuro
Ormai, è noto: il ricorso per le due giornate comminate a Luciano Spalletti ci sarà : il Napoli chiederà la riduzione delle due giornate di squalifica comminate all’allenatore dal Giudice Sportivo dopo aver dato seguito a quanto scritto dall’arbitro Pezzuto nelle more del match contro il Sassuolo.
Quella del club azzurro, però, non sarà una battaglia contro la classe arbitrale. Anzi: il Napoli continuerà ad intraprendere la strada del dialogo. Dopo la partita del ‘Mapei Stadium’, la società ha nuovamente parlato con i vertici arbitrali, con una consapevolezza: gli arbitri hanno un cambio generazionale importante in corso, molti di loro sono giovani ed il Napoli vuole supportare questo percorso di rinnovamento. Quella che emerge dal club è anche la certezza che ci sono stati quelli che impropriamente vengono definiti “torti” arbitrali anche a danno di altri top club: quindi, per dirla alla Spalletti, lamentarsi è da sfigati. Anche se la decisione di ieri dell’arbitro leccese ha penalizzato Insigne e compagni in occasione del 2-2 neroverde.
Napoli, la ‘richiesta’ fatta agli arbitri
Quella che emerge, invece, come assoluta necessità è quella di un confronto: il Napoli sponsorizza l’apertura della classe arbitrale con i media. C’è la necessità che a fine gara gli episodi più controversi vengano analizzati, soprattutto spiegati alla stampa ed attraverso essa ai tifosi. In un confronto che deve portare anche ad un’analisi serena, ma corretta.
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Ad esempio, in un circuito virtuoso, non si può dire che Spalletti sia recidivo prendendo come elemento l’espulsione di Roma che era stata palesemente un abbaglio dell’arbitro Massa, come ha spiegato lo stesso allenatore toscano. C’è bisogno di comunicare per crescere, senza usare paroloni, senza battere i pugni sul tavolo. La crescita del movimento arbitrale passa da innovazione ed apertura: questo è quanto ha chiesto il Napoli ai vertici AIA.