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PAGELLE E TABELLINO ROMA-INTER: champagne nerazzurro, Mourinho ‘esagerato’

Pagelle e tabellino di Roma-Inter, match valido per la 16esima giornata di Serie A 2021/22

Calhanoglu © LaPresse

ROMA

Rui Patricio 4: sul calcio d’angolo di Calhanoglu ha responsabilità evidenti, non controlla il primo palo che resta scoperto, poi si fa passare il pallone sotto le gambe. Ottima la parata su Dzeko, ma il primo gol è quello che cambia la partita.

Mancini 5: questa è una di quelle partite in cui si fa vedere più per le scorribande offensive che altro. Nel primo tempo è bravo a inserirsi in area e mettere dentro il pallone sprecato da Vina. Per il resto centralmente ha difficoltà a reggere la rapidità di gente come Correa. Uno dei pochi che prova ad alzare un po’ il pressing.

Smalling 4,5: inizialmente prova a controllare Dzeko sul piano fisico, ma quano il bosniaco alza il livello allora diventa molto più difficile. Mai in anticipo sul bosniaco, a volte fuori posizione e in ritardo. Se lo perde anche sul 2-0

Kumbulla 5: la vera sorpresa nella formazione, Mourinho si copre ancora di più sulla carta ma il campo dice altro. Anche lui rincorre sempre, l’Inter attacca con tanti uomini e non riesce mai a leggere le giocate. Comunque un minimo di crescita va registrata. Dal 61′ Bove 5,5: può davvero poco, buttato nella mischia di una partita che non aveva nulla da dire.

Ibanez 4,5: passo indietro anche per lui, soprattutto con il pallone tra i piedi. Ultimamente lo avevamo visto più lucido e concreto, stasera non è né uno né l’altro. Anche lui butta diversi palloni.

Cristante 4: fuori fase, con e senza il pallone. Recupera pochi palloni e quei pochi li riperde mezzo secondo dopo sbagliando in impostazione. Malissimo in possesso, fa errori clamorosi.

Veretout 4,5: anche lui completamente fuori dalla partita, a volte sembra andare a casaccio, senza sapere troppo cosa fare. Sbaglia tantissimo in fase di appoggio, precipitoso. Dal 90′ Volpato sv

Mkhitaryan 5: un passo bello grosso indietro, anche se la partita si complica subito. Una fiammata nei primi secondi, poi pochissimo altro con gli spazi completamente intasati. Il resto del centrocampo non gli dà una mano, le due punte non sono mai servibili. Prova un paio di conclusioni, ma in condizioni precarie.

Vina 4,5: maluccio stasera, probabilmente tra i peggiori. Si perde Dumfries sul terzo gol, in marcatura non è mai cattivo e anche in avanti spreca forse l’unica vera occasione della partita. Pochi palloni in mezzo, bocciato.

Zaniolo 5,5: nel primo tempo è l’unico a metterci un po’ di tigna, di agonismo, quello che non gli manca mai. Ma va costantemente a sbattere contro il muro dell’Inter, anche perché a volte è davvero costretto a fare tutto da solo. Isolatissimo con Shomurodov, ma ci prova sempre.

Shomurodov 4: vero che non fa nulla di pericoloso. Si muove male, ha un’occasione all’inizio che di testa poteva e doveva sfruttare meglio. Però la Roma praticamente lo lascia solo al proprio destino, anche perché nessuno pressa.

All.: Mourinho 4,5: si copre, si copre e si copre. Ma all’Inter basta pochissimo per togliere la coperta e far sentire alla Roma un freddo boia. Gli esterni sono pari a zero, è un modulo ibrido in cui ci sono quattro difensori centrali e un terzino, si nota da subito che i giallorossi sono impauriti e questo si riflette in campo. E anche con tutta quella copertura sembravano giocare in inferiorità. Quando l’Inter imposta, la Roma è tutta nella propria metà campo, zero pressing, zero iniziativa. Le assenze erano tante e pesanti come macigni, ma forse così un po’ troppo. Manca tanto per essere una squadra vera.

INTER

Handanovic 6: ordinaria amministrazione, la Roma si fa trovare pericolosa in davvero poche circostanze.

Skriniar 7: controlla senza problemi la situazione, bravo anche nella gestione del pallone, facilitato anche dal pressing nullo della Roma. Serata tranquilla per lo slovacco.

A. Bastoni 7,5: torna non in perfette condizioni e sfodera una prestazione super, soprattutto in fase offensiva. I suoi inserimenti ale spalle del difensore sono ormai un marchio di fabbrica e sempre incisive. Ottimo nel secondo gol a lavorare di prima. Completo. Dal 74′ Dimarco:

D’Ambrosio 6,5: quando chiamato in causa è una garanzia assoluta. Non sbaglia praticamente niente, pur non messo granché alla prova. Tra i tre centrali dell’Inter il pallone gira veloce e con la qualità giusta, questo permette di non dare grandi possibilità alla Roma.

Dumfries 7: fino al momento del gol in realtà non è che avesse fatto chissà cosa. Poca incisività nell’uno contro uno, pochi tagli. Ma l’unico del primo tempo è letale e formalmente chiude la partita. Poi ritrova fiducia, è importante per Inzaghi poter fare affidamento anchhe su di lui, con l’assenza di Darmian.

Barella 6,5: prezioso come al solito per l’intelligenza con cui si posiziona a fare densità in mezzo al campo e mandare a vuoto gli avversari. Veretout e Cristante non la vedono mai, ringhia e accorcia coi tempi giusti, poi partecipa alla manovra offensiva. Dal 58′ Vidal 6: facile per lui entrare in partita, gestisce e si proietta in avanti puntualmente.

Brozovic 7,5: uno dei migliori, è sempre da solo a impostare, ha tempo per ragionare, girarsi, cambiare posizione. L’Inter riparte comunque sempre da lui, è il perno dei nerazzurri, che gli consente di fare quello che vuole. Altra prestazione top.

Calhanoglu 8: sul questo 3-0 c’è impresso a fuoco il suo marchio. Sul primo gol da corner è fortunato, ovviamente, ma è anche merito del suo calcio sempre con i giri perfetti. Poi preciso, propositivo anche con l’assist. Quando gioca così è una gioia per gli occhi, sembra aver fatto quello step in più. Dall’82’ Sensi sv

Perisic 7: nel primo tempo non lo prendono mai, Ibanez fa una fatica incredibile a tenerlo e non è un delitto, per carità. Ma il croato è in stato di grazia, fa sempre la corsa giusta e la giocata più utile, con qualità.

Dzeko 7,5: per lui la partita era speciale, l’accoglienza pure lo è stata tra fischi e applausi. Dimostra ancora una volta di essere un fuoriclasse vero, prende le misure in pochi minuti e poi diventa immarcabile. Perfetto sul raddoppio a smarcarsi, poi sfiora la doppietta. Tanta roba. Dal 74′ Vecino sv

Correa 7: un peccato l’infortunio, anche lui partita fantastica. Quando strappa è imprendibile, i giocatori della Roma non riescono neanche a fargli fallo, sono lenti e prevedibili. Lui fa un po’ quello che vuole, si muove, si diverte. Dal 58′ Sanchez 6,5: entra bene in partita, è attivo e voglioso, crea diversi presupposti per il quarto gol.

All.: S. Inzaghi 7,5: trionfa nella notte dell’Olimpico, vince il suo derby, anche se alla vigilia non aveva voluto sentirne parlare. Gli basta un tempo per distruggere la Roma e fare pura accademia e gestione nella ripresa. Forse neanche lui se l’aspettava. L’Inter gioca benissimo, il terzo gol è bellissimo.

Arbitro: Di Bello 6: pochi episodi degni di nota, gestione giusta della partita. Il risultato gli dà una mano.

Il tabellino di Roma-Inter 0-3

Marcatori: 15′ Calhanoglu (I), 24′ Dzeko (I), 39′ Dumfries (I)

Ammoniti: Ibanez (R), Barella (I), Mancini (R), Zaniolo (R)

Roma (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Kumbulla (62’ Bove); Ibanez, Cristante, Veretout (91’ Volpato), Mkhitaryan, Vina; Zaniolo, Shomurodov. A disp.: Fuzato, Boer, Reynolds, Ndiaye, Calafiori, Diawara, Villar, Darboe, Zalewski, Borja Mayoral. All.: Mourinho

Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, A. Bastoni (76’ Di Marco), D’Ambrosio; Dumfries, Barella (59’ Vidal), Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko (76’ Vecino), Correa (59’ Sanchez). A disp.: Radu, Cordaz, Cortinovis, Gagliardini, Sensi, Carboni, Lautaro Martinez. All.: S. Inzaghi.

Spettatori 51.185 Incasso €1.762.000

 

Francesco Iucca

Giornalista pubblicista, dal 2013 inseguo un sogno. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla lontana quelli che 'Il calcio è solo un gioco', ma Roger Federer è il mio dio. Totalmente dipendente dal calciomercato e dall'adrenalina dell'ultimo giorno. Amo la musica, cantante a tempo perso.

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