Tiago Pinto si è soffermato ai microfoni dei giornalisti dopo la sconfitta in casa contro l’Inter di questa sera. Ecco le parole su Mourinho e il calciomercato
La Roma non è riuscita a portare a casa punti preziosi nel match contro l’Inter. I nerazzurri si sono imposti, infatti, con il punteggio di 0-3.
Dopo la partita, si è presentato ai microfoni di ‘DAZN’ Tiago Pinto: “Questa deve essere la nostra ispirazione: dobbiamo lavorare di più per rendere orgogliosi i tifosi. Il momento non rispecchia il lavoro che noi facciamo ogni giorno. Noi ci crediamo nella strada che stiamo seguendo, dobbiamo lavorare di più. Di chi è la responsabilità? Credo in questi mesi che Mou è qui credo abbia tirato fuori tante cose da tanti calciatori. Non possiamo dimenticare che abbiamo avuto tante difficoltà nelle ultime settimane: parliamo di diversi titolari che ci sono venuti a mancare. Sono convinto Mourinho tirerà fuori il meglio dalla squadra”.
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Tiago Pinto si sofferma sul trend giallorosso: “Sette sconfitte sono tante, nessuno di noi le aspettava. Voglio ripetere che nelle difficoltà si devono consolidare le idee. Sono sicuro che alla fine della stagione raggiungeremo i nostri obiettivi. Mou allenatore giusto per un progetto lungo? Non ho il minimo dubbio. È chiaro che oggi siamo influenzati dai numeri e dalla sconfitta. Guardiamo gli sviluppi dei calciatori, cambiamenti daranno i loro frutti. È successo anche in passato con tante squadre che avessero momenti di difficoltà, ma dobbiamo essere uniti e portare avanti le nostre idee”.
Continua l’analisi di Tiago Pinto: “Quando perdiamo, non dobbiamo cambiare tutto. Capisco che oggi le mie parole possano sembrare senza senso, ma io che lavoro tutti i giorni con la squadra sono fiducioso. Dobbiamo portare qualcosa in più alla squadra per rendere orgogliosi i tifosi”. Pinto sul calciomercato: “Dobbiamo aspettare le prossime finestre di mercato, un po’ come abbiamo fatto nell’ultima. Abbiamo identificato obiettivi globali per il progetto, stiamo lavorando tutti i giorni. Vogliamo migliorare la squadra, ma è importante migliorare anche chi sta qui ora”. Sulla scelta di Mourinho di non rispondere alle domande dallo studio: “Credo che siamo una squadra. Tutti gli allenatori sono molto esposti, non è facile in ogni partita cercare il modo giusto per gestire le emozioni. Oggi sono venuto io a prendere le mie responsabilità. Andiamo avanti“.
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