Dybala nel mirino del Bayern Monaco: l’ammissione sul numero 10 della Juventus. Tutti i dettagli
La Juventus sta ritrovando il miglior Paulo Dybala. Il numero 10 bianconero è reduce da due gol consecutivi in campionato e anche questa sera, contro il Malmoe, guiderà l’attaccante della squadra di Allegri. In attesa del rinnovo del contratto ancora in scadenza nel prossimo giugno.
“La società in questo momento ha altre cose di cui parlare e da risolvere, quindi il rinnovo adesso può aspettare”. Nel post partita di Juve–Genoa l’argentino si è espresso così sulla trattativa per il prolungamento del contratto. Le parti sono comunque vicine e il rinnovo non è più in dubbio. In bilico, però, Dybala c’è stato in diverse sessioni di calciomercato, e in un’intervista rilasciata a ‘Tuttosport’ l’ex dirigente del Bayern Monaco Karl-Heinz Rummenigge ha anche ammesso: “Quando Dybala era a Palermo, prima del passaggio alla Juventus, lo valutammo parecchio anche noi. È un talento formidabile, però alterna alti e bassi”.
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“Se fossi ancora dirigente chi prenderei? Lautaro Martinez. – ha rivelato l’ex Inter – È davvero forte, ma siccome il mio cuore è un po’ interista ho sempre cercato di non acquistare giocatori nerazzurri. Con il mio amico Marotta abbiamo fatto diverse operazioni ai tempi della Juve: Vidal, Coman…”
Rummenigge: “Chiellini futuro da dirigente. E su Chiesa…”
L’ex Inter ha poi parlato del possibile futuro da dirigente di Giorgio Chiellini: “Glielo auguro. Oltre che un campione, è una persona per bene e preparata: l’ho appurato di persona anni fa quando Giorgio venne a Monaco per curarsi dal medico del Bayern. Personaggi come lui fanno la differenza in campo e possono farla anche come dirigenti. L’importante sarà dargli responsabilità, esattamente come ha fatto il Bayern con me. Spesso, purtroppo, i club puntano sugli ex giocatori per far bella figura con i tifosi”.
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“Chiesa è diverso da Ribery e Robben, anche se in qualche strappo un po’ ricorda Arjen. Ha dribbling e tiro. È vero, al Bayern avevamo pensato a lui quando era alla Fiorentina. – ha concluso Rummenigge – Adesso io non sono più dirigente, ma credo che come ali siano a posto: Coman, Sané, Gnabry, Musiala…”.