Le pagelle del match Lazio-Galatasaray valevole per l’ultima giornata della fase a gironi di Europa League. Uno dei più deludenti è stato Milinkovic-Savic
La Lazio manca l’appuntamento con la vittoria nel match casalingo di Europa League contro il Galatasaray di Terim.
Prova deludente della squadra di Sarri, ‘condannata’ così ai sedicesimi di finale.
LAZIO (4-3-3)
Strakosha 6 – Un brivido sul palo da corner di Van Aanholt, poi osserva la sfida da spettatore.
Hysaj 5,5 – Due errori in uscita che potevano costar caro, spinge con scarsa costanza. Dal 64’ LAZZARI 6 – Si sovrappone bene sugli spunti di Anderson,
Luiz Felipe 5,5 – I rivali lo fanno impostare contando sull’errore in impostazione, che spesso capita.
Acerbi 6 – L’unico a vincere i duelli in difesa e anche ad avanzare oltre la metà campo turca. Sempre in anticipo su Diagne.
Marusic 5,5 – Timido e impacciato su Akturkoglu, cliente fastidioso. Non sale mai.
Milinkovic 5 – Ripiega, scarica su Acerbi, si propone e perde i duelli con Marcao. Deludente, lezioso e poco cattivo.
Leiva 6 – Ha Feghouli a uomo, riesce comunque a districarsi bene dal pressing dell’ex Valencia. Cala vistosamente nella ripresa e va sempre a vuoto. Dal 73’ CATALDI 6 – Ha rifiatato per permettere a Leiva di fare maggior filtro, entra per scardinare la difesa giallorossa con le sue pennellate. Cerca la giocata per Immobile.
Basic 5 – Basico, come da cognome: non prende mai l’iniziativa e si limita al compitino. Calcia male tutte le palle inattive. Dal 73’ LUIS ALBERTO 6 – Ultimo quarto d’ora per lo spagnolo. Il suo ingresso accelera i ritmi della manovra.
Pedro 5 – Confusionario, quando parte da destra non è a suo agio. Poco accompagnato da Hysaj. Dal 63’ FELIPE ANDERSON 6 – Entra con buon piglio, ma non può nulla contro il fortino di Terim.
Immobile 5 – Primo tempo di fatica e corsa, cestina al 44’ una clamorosa chance col mancino. Meno partecipe del solito.
Zaccagni 5,5 – Fumoso e poco pratico: si infila spesso in vicoli ciechi ed è impreciso nell’ultimo passaggio. Ma perlomeno è sempre nella manovra.
All. Sarri 5,5 – La Lazio è sì attenta, ma statica, impaurita, sterile. Troppo lenta e prevedibile per sfondare il muro del Gala.
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GALATASARAY (4-3-3)
Muslera 6 – Fischiato da ex, torna all’Olimpico e non deve fare una parata. Serata tranquilla.
Yedlin 6 – Contiene Zaccagni senza eccessivi patemi, applicato ed efficace. Sempre reattivo.
Nelsson 7 – Non soffre praticamente mai per vie centrali, tiene la posizione e imposta in modo pulito.
Marcao 8 – Domina per vie aeree con Milinkovic e Immobile. Più irruenti e falloso nella ripresa. Leader assoluto della retroguardia turca.
Van Aanholt 7 – Tecnica e dinamismo, ottima fisicità e un palo centrato direttamente da corner. In estate era stato accostato alla Lazio.
Ryan Babel 6 – Neppure cento secondi e ha già calciato in porta, poi si perde ma difende in modo egregio. Esperienza da vendere. Dal 63’ KILINC 6 – Sprinta sulla corsia destra, non corre rischi su Zaccagni.
Antalyali 6,5 – Discrete geometrie, dà del tu al pallone con ordine e puntualità. Uomo d’ordine, dà sostanza ed equilibrio.
Kutlu 7 – Poco appariscente, molto concreto: pressing forsennato e calma olimpica nella gestione della sfera. Non permette mai alla Lazio il palleggio interno. Dall’88 LUYINDAMA SV
Feghouli 6 – Segue Leiva a uomo e ha il merito di non concedergli mai la possibilità di verticalizzare. Dal 63’ MORUTAN 6 – Centrocampista romeno di gamba e con personalità, buono l’impatto col match.
Kerem Akturkoglu 6,5 – Tra i migliori degli ospiti, è il più mobile e qualitativo. Spauracchio costante, e raddoppia sistematicamente su Zaccagni in fase di ripiegamento. DALL’87 MOSTAFA MOHAMED SV
Diagne 6 – Riferimento offensivo costante, tocca pochi palloni ma consente ai compagni di salire e respirare. Dal 70’ BAYRAM 5,5 – Entra in modo scomposto in mediana e si prende subito il giallo. Poco altro.
All. Terim 7,5 – Prepara alla grande la gara. Compattezza e aggressività, squadra solidissima. E’ stata la sorpresa del girone E.
Arbitro: Carlos del Cerro Grande (SPA) 5,5 – Rivedibile la sua gestione dei cartellini, non commette errori eclatanti.
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