Per la Juventus non è certo un bel momento, vedi il distacco importante dalla zona Champions e la bufera plusvalenze
La Juventus non se la passa benissimo. Sia sul campo, con la zona Champions che dista sette punti, che al di fuori con l’inchiesta sulle plusvalenze che la sta coinvolgendo in maniera diretta quasi senza tregua.
L’inchiesta denominata Prisma, relativa al biennio 2019-2021, influisce anche sulla percezione che si ha del club bianconero in borsa. A riguardo qualche ora fa l’agenzia di rating Standard Etichs ha in sostanza detto e scritto che la società targata Exor, presieduta da Andrea Agnelli, è “sotto monitoraggio“, non conforme ai cosiddetti criteri Esg.
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Il rating assegnatole è appunto ‘E+ Under monitoring”, a conferma dell’incertezza che ruota attorno al club. Incertezza che in borsa ha il suo peso, naturalmente in negativo
Standard Ethics assigns #ESG #rating to #Juventus and puts the club “Under Monitoring” – #PressRelease @Gazzetta_it @L_Economia @BusinessDesk @ansa_economia #corpgov #sustainablefinance #complyingwiththefuture https://t.co/VisY4fOqMQ
— Standard Ethics (@StandardEthics) December 9, 2021
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Bufera plusvalenze, Arrivabene: “Basta processi mediatici, rispetto per la Juve”
A proposito della bufera plusvalenze che ha travolto la Juve, ieri Maurizio Arrivabene è andato all’attacco: “Quello che dovevamo dire, lo abbiamo detto in un comunicato stampa – le parole dell’Amministratore delegato juventino prima del match di Champions contro il Malmoe – Ho grande rispetto per il lavoro di tutti, ma come Juventus pretendiamo rispetto. Sono stato sentito come persona informata dei fatti, ciò che ho detto è coperto da segreto istruttorio. Siamo una società quotata in borsa e per questo motivo soggetti a dei controlli molto rigidi da parte di tutte le autorità. Detto ciò, noi collaboriamo con tutti e con grande rispetto. A me, però, non piacciono i processi mediatici – ha aggiunto Arrivabene – Ci sono opinioni che poi non sono seguite dai fatti. Da parte nostra non possiamo fare altro che andare avanti, c’è una partita di Champions da giocare e i nostri calciatori fanno il loro lavoro. Lo stesso i dirigenti”.