Lo spagnolo anche ieri non ha giocato dall’inizio. Tanti club lo corteggiano, ma nessuno sembra essersi fatto avanti concretamente
Croce e delizia. In campo e fuori. Il rendimento di Luis Alberto negli ultimi mesi con la maglia della Lazio è ben lontano da quello degli anni passati. C’erano una volta i gol e soprattutto gli assist del Mago.
Poi, complice l’addio di Simone Inzaghi, sono arrivate diverse panchine sotto la gestione di Maurizio Sarri e qualche rumor di mercato. La prima all’esordio stagionale in campionato al Castellani contro l’Empoli: il tecnico toscano non aveva visto l’atteggiamento giusto dello spagnolo, partito per il ritiro con una settimana di ritardo rispetto ai compagni. L’ultima ieri sera all’Olimpico in occasione del match con il Galatasaray in Europa League, e quando è entrato nella ripresa non ha lasciato il segno. Qualcuno sostiene che avrebbe dovuto giocare dall’inizio, se non avesse avuto un lieve problema fisico.
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Motivo che ha spinto Sarri ad affidarsi a Basic dal primo minuto. Finora, tra campionato e coppa, Luis Alberto è stato schierato dall’inizio 16 volte, è subentrato in 5 occasioni, ha realizzato 4 assist (3 in una botta sola contro lo Spezia) e 2 gol. Il tutto condito da diversi colloqui con il tecnico a Formello, un ritiro collettivo dopo la debacle di Verona e un like ad un tweet polemico di un tifoso. Insomma, non sono stati mesi esaltanti per un giocatore che fino ad un paio di stagioni fa era entrato nel giro della nazionale spagnola. In estate l’Inter aveva messo gli occhi su di lui. Simone Inzaghi stravede da sempre per lo spagnolo, ma poi virò su Calhanoglu. Anche il Milan era alla finestra, e poi al di là di qualche sondaggio, non se ne fece nulla, mentre è sempre forte il richiamo del Siviglia, sua ex squadra. “Pagare moneta, vedere cammello”, è uno dei mantra preferiti dal presidente Claudio Lotito. Tradotto: finché a Formello non arriverà un’offerta adeguata, non ci sarà nulla da fare.
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Questo non vuol dire che l’ex Liverpool (in scadenza di contratto nel 2025) sia in vendita, ma se dovesse arrivare una proposta interessante, il club la valuterà. La sensazione è che, un po’ per scelta, un po’ per necessità, ormai da diverso tempo, per Luis Alberto non ci siano squadre disposte ad investire cifre importanti. Una situazione destinata a durare anche a gennaio, ma nel mercato tutto può cambiare. L’effetto domino è sempre dietro l’angolo. Intanto, per tornare ad essere titolare e protagonista Luis dovrà eseguire al meglio i dettami di Sarri.