Sta arrivando il momento dell’esplosione definitiva di Gianluca Scamacca: l’attaccante torna nel mirino di Juventus e Inter
E arrivò il giorno di Gianluca Scamacca. Per l’esattezza il giorno è quello in cui l’attaccante del Sassuolo e della Nazionale italiana dovrà finalmente dimostrare di avere tutto per spiccare il volo. E volare davvero.
Si avvicina la sessione di mercato invernale, che aprirà i battenti nel prossimo mese di gennaio, e sui taccuini delle big della Serie A ricompare il fatidico nome del gigante neroverde. Ma qual è il nodo di tutta la vicenda, che a questo punto va sciolto? Scamacca è sulla cresta dell’onda da un po’: almeno nelle ultime due sessioni di mercato, prima di quella che sta per partire, è stato individuato come obiettivo sensibile dalla grandi. Adesso sembra arrivato il momento di cavalcarla davvero l’onda e di passare dal ruolo di destinato o predestinato, a quello di reale punto di forza di una big della Serie A. Per consacrarsi tra i migliori attaccanti italiani.
Perché finora la carriera di Scamacca è stata soprattutto un’ipotesi, a caccia della definitiva consacrazione. Gianluca è sicuramente un ragazzo dalla scelte non facili, alcune magari indotte, perché era piccolo per prenderle, altre più consapevoli. A 13 anni lascia la Lazio, dove era cresciuto, per legarsi alla Roma: un passaggio che nella Capitale non passa mai inosservato, nemmeno tra i ragazzini. A 16 va via per scelta anche da Trigoria, perché il contratto da professionista avrebbe l’età per firmarlo, ma non glielo sottopongono. E allora è proprio lui, Gianluca, a riaprire il capitolo delle fughe all’estero, che dieci anni prima guardavano al sogno inglese della Premier e ora, nel suo caso, puntano l’Olanda, la grande scuola del Psv Eindhoven. La storia fa molto scalpore, attorno alla Roma – che otterrà il classico indennizzo da regolamento Uefa – si coalizzano altri grandi società, come per esempio il Chelsea, in una sorta di sostegno morale ispirato all’idea che le grandi scuole di giovani, in Europa, non debbano farsi la guerra della caccia al talento dell’altro.
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Al di là di tutte queste belle intenzioni che certe volte il calcio sa darsi, resta il fatto che quel grande volo contenuto nella ali della fuga al Psv, Gianluca Scamacca non lo spicca. All’epoca le cronache raccontavano di un golden boy scappato per diventare star internazionale lontano da Roma: nella realtà sono rimaste, in due anni, poche apparizioni in Jupiler League tra il 2015 e il 2017 (per l’esattezza 3), una quindicina di gettoni tra la Under 17 e la Under 19 del Psv e un ritorno in Italia dalla porta del Sassuolo, dove Scamacca, a 18 anni, mette insieme tre presenze e 20 minuti in Serie A. Il ritorno in Olanda al PEC Zwolle, due anni dopo, non cambia lo scenario: 8 spezzoni per 242 minuti totali in Eredivisie. Poi il percorso del giovane talento si normalizza e, dalle porte di un sogno non realizzato, rientra in Serie B: Gianluca fa bene ad Ascoli e si ripete al Genoa l’anno dopo, stagione 2020-2021, in A. E’ lì che lo nota la Juve e pensa di prenderlo nel mercato di gennaio di quest’anno, ma alla fine non se ne farà nulla. Scamacca, dopo che in estate si è riparlato di Juve, Inter e Roma, riparte dal Sassuolo che ne detiene sempre il cartellino: finora 16 presenze e 5 reti. La Juve si rifà sotto e l’Inter resta alla finestra per capire cosa fare e se farlo subito o a giugno. Per Scamacca è arrivato il momento davvero di capire se è fatto per una big e se una big è fatta per lui. A 23 anni non è certo l’ultima occasione, ma può essere quella cruciale per dare una direzione definitiva alla sua carriera.
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